Gravidanza e vino: correlazioni
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Vino e alcool tra vizi e virtù, un viaggio scientifico nel mondo di Bacco per capirne gli effetti positivi e negativi sulle donne. Il convegno regionale organizzato dall'Aogoi, l'associazione Ostetrici ginecologici ospedalieri italiani ha approfondito per due giorni l'interessante tema "Vino e alcool in ostetricia e ginecologia". A ospitare il congresso il centro convegni Cantine Surrau. «La nostra azienda si occupa principalmente della coltivazione dei vigneti, della produzione e della commercializzazione dei vini - ha detto Tino Demuro che ha fatto gli onori di casa nel suo tempio del vino sulla strada Arzachena-Porto Cervo -. Ma tra le mostre ambizioni c'è la promozione di eventi culturali, dibattiti di interesse sociale e scientifico in un ambiente di lavoro diverso dai tradizionali conference center». Innegabili gli effetti positivi del bicchiere di vino, ma solo in regime di moderazione. «Il vino contiene delle sostanze che hanno effetti benefici sull'organismo, cosa che vale anche per le donne - ha detto Giovanni Monni, presidente nazionale dell'Aogoi -. Ma bisogna farne un uso moderato. L'abuso, oltre ai danni generali ben noti può provocare problemi specifici alle donne e alla sfera riproduttiva». Per le donne in gravidanza il consiglio è dimenticare per nove mesi anche il salutare bicchiere di vino rosso. «Non è semplice stabilire una soglia oltre la quale l'alcool non sia dannoso - ha precisato Renato Lai, presidente onorario del convegno -. Ecco perché il consiglio per tutte le donne in gravidanza è non bere». Enzo Biondo, intellettuale del vino ha invece dato una lettura storica e tecnica del nettare di Bacco. «Il vino non è semplicemente alcool - ha detto -. L'alcool serve per accoppiare una infinità di molecole presenti nel vino. Levandolo berremo qualcosa senza gusto. Nell'ultimo periodo si parla del vino come il male di tutti i mali. Si tratta invece di un elemento della dieta mediterranea, dagli effetti benefici. La moderazione deve essere certamente l' imperativo del buon bere. Perché come diceva già Apuleio un bicchiere al giorno fa bene, due portano buon umore, ma dieci la malattia».