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Gravidanza: migliora la consapevolezza delle donne fumatrici sui danni del fumo per il nascituro

Gravidanza: migliora la consapevolezza delle donne fumatrici sui danni del fumo per il nascituro


Gravidanza, in Italia aumenta la medicalizzazione: tante ecografie e troppi cesarei

Migliora la consapevolezza delle donne fumatrici sui danni del fumo per il nascituro: in generale il 74,1% smette di fumare nel periodo di gestazione (63,4% nel 2000), il 22,8% riduce le quantità e solo il 3% non modifica le proprie abitudini al fumo (6,8% nel 2000). In particolare, l'89,2% delle donne più istruite smette di fumare contro il 65,2% di quelle che hanno la licenza di scuola media inferiore o un titolo di studio più basso.


Il numero di tagli cesarei effettuati ogni anno in Italia è ancora il più alto in tutta Europa, e le molteplici pratiche di medicalizzazione - sia durante la gravidanza che durante le fasi di travaglio e parto, anche in caso di parto spontaneo - sono molto diffuse. E' il quadro che emerge dall'indagine sulla salute condotta dall'Istat, l'Istituto nazionale di statistica, e conclusa nel 2013 che fa riferimento a 2,7 milioni di donne (di cui il 18,2% straniere) che hanno avuto un figlio nei cinque anni precedenti la rilevazione.


Dai dati raccolti dall'Istat si evidenzia come in Italia continui ad aumentare la medicalizzazione della gravidanza. Quanto ai controlli ecografici eseguiti durante la gestazione, infatti, la quota di donne che eccede nei controlli ecografici è di parecchio superiore rispetto a quanto accadeva nel 2000 e nel 2005: nel 2013 la percentuale di donne che si è sottoposta ad almeno 7 ecografie è pari al 37,6%, contro il il 28,9% nel 2005 e il 23,8% nel 2000.

Quanto alla prima visita di controllo dai dati raccolti emerge che in generale il 94,3% delle donne si sottopone alla prima visita entro il terzo mese, allo stesso modo di come accadeva nel 2000 e nel 2005.

Oggi, più precisamente, è in aumento - dal 23,1% del 2000 al 34,1% del 2013 - la quota delle future mamme che si sottopone alla prima visita entro la fine del primo mese, mentre più di 2 donne su 3 si sono sottoposte alla prima visita entro il secondo mese. Le donne straniere, quelle più giovani e quelle con un basso livello d'istruzione sono le future mamme che più frequentemente si sottopongono con maggiore ritardo al primo controllo.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://salute24.ilsole24ore.com/articles/17300-gravidanza-in-italia-aumenta-la-medicalizzazione-tante-ecografie-e-troppi-cesarei


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)