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Grosseto: allarme alcol tra i giovani e i giovanissimi

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Sbornie a 14 anni, Grosseto batte tutti
Dati superiori alla media toscana: parte da qui il progetto di Comune, Asl, Coeso e Acat che vedrà nascere un Osservatorio


di Sara Landi


GROSSETO. A Grosseto è allarme alcol tra i giovani e i giovanissimi, in particolare per quanto riguarda il fenomeno del binge drinking, il consumo di cinque o più unità alcoliche in una sola serata.


Nasce dall’osservazione di questo trend “Giovani, alcol e stili di vita”, un progetto di lungo periodo portato avanti dal Comune di Grosseto, dal Coeso, dal settore educazione alla salute dell’Asl e dall’Acat, associazione che riunisce i club alcologici operativi nel territorio.


La prima azione con cui il progetto si presenta alla città è l’organizzazione della serata analcolica in programma sabato 27 settembre. Dopo quella serata che funzionerà da evento di lancio saranno illustrate nel dettaglio le azioni del progetto che durerà almeno cinque anni e si rivolgerà a bambini e ragazzi, alle scuole e alle famiglie. Nascerà anche un Osservatorio permanente sul consumo di alcol tra i giovani che servirà a coordinare gli interventi educativi.


«Coi giovani non servono discorsi morali o ideologici – dice il direttore del Coeso Fabrizio Boldrini – Bisogna parlare di dati scientifici e di profili di salute associati a certi comportamenti. Per fare questo serve un’azione sistematica messa in atto da tutte le istituzioni e i soggetti coinvolti e serve anche misurare periodicamente l’efficacia delle azioni messe in campo». L’osservatorio permanente servirà anche a fotografare e misurare il fenomeno del consumo di alcol tra gli adolescenti grossetani, aggiornando i dati delle indagini campionarie fermi al 2011. Sono proprio quegli studi a dire a denunciare una pericolosa tendenza: i giovani grossetani tra i 14 e i 19 anni bevono in media più della media dei coetanei toscani.


Tra gli over 18 invece il consumo è diffuso ma sempre inferiore alla media regionale. Nella fascia 18-69 anni infatti oltre la metà della popolazione consuma bevande alcoliche e di questi il 15 per cento ha abitudini di consumo considerate a rischio. Il 6 per cento inoltre ha guidato almeno una volta sotto l’effetto di alcol. I forti bevitori (più di due unità alcoliche al giorno per gli uomini e più di una per le donne) sono circa l’11 per cento della popolazione contro il dato regionale del 12,5 per cento. Se invece si considerano anche le persone a rischio (oltre ai forti bevitori i consumatori occasionali di quantità elevate detti binge drinker e i consumatori di alcolici fuori pasto) la percentuale sale al 18% contro il 20,5% del dato regionale.


I numeri cambiano se si va ad analizzare la fascia di età 14-19 anni. Adolescenti e giovanissimi a Grosseto consumano in media più alcol dei coetanei della Toscana: il dato medio nel 2011 dice che un giovane grossetano dai 14 ai 19 anni consuma in media giornalmente 14,2 grammi di alcol quando la media regionale è di 13,1 grammi. Grandi quantità di alcol concentrate in pochi occasioni e nel fine settimana: è questo il modello di consumo prevalente. Il 51,3 per cento dei ragazzi intervistati ammette di essersi ubriacato almeno una volta nei 12 mesi precedenti e il 35 per cento dichiara di aver avuto almeno un episodio di binge drinking nell’ultimo mese. Per quanto riguarda le bevande consumate la preferenza va all’aperitivo tra i giovanissimi mentre dai 16 anni in su la bevanda alcolica più consumata è la birra.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2014/09/09/news/sbornie-a-14-anni-grosseto-batte-tutti-1.9900578


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)