Grosseto: ordinanza del sindaco sul consumo di sostanze alcoliche
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Grosseto: "Divieto di somministrazione o vendita di sostanze alcoliche ai minori di 16 anni". Così recita un'ordinanza, la n. 21, firmata questa mattina dal sindaco Emilio Bonifazi.
Un provvedimento che in realtà tocca diverse questioni legate all'uso o meglio all'abuso di alcoli da parte dei giovanissimi e non solo.
"L'ordinanza nasce da un'attenta valutazione di diversi fattori e ha varie finalità - dice il sindaco Bonifazi -; alla luce dei crescenti episodi di vandalismo e di disturbo alla quiete pubblica registrati negli ultimi mesi in città, considerando anche il diffondersi del fenomeno dell'abuso di sostanze alcoliche, ci è sembrato doveroso dare un segnale concreto".
Il segnale si è quindi tradotto in un provvedimento che, fermo restando il divieto previsto dal Codice penale all'articolo 698 di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni, anzitutto estende il divieto anche al di fuori delle ipotesi previste dallo stesso articolo del Codice penale.
E non solo. Nell'ordinanza viene sancito il divieto su tutto il territorio comunale di "consumo e somministrazione di alcolici a chiunque, in contenitori di vetro, dalle 22.30 fino alla chiusura dei propri esercizi con esclusione del consumo nei ‘plateatici' concessi dalla pubblica amministrazione agli esercizi di somministrazione".
Il divieto è esteso "a tutte le miscele di bevande contenenti alcolici anche in quantità limitata o diluita" e viene applicato anche "al commercio su area pubblica".
Infine il divieto vale anche per la vendita e la somministrazione delle bevande alcoliche effettuata in luoghi accessibili ai minori di 16 anni attraverso distributori automatici che non siano dotati di sistema di lettura automatica di documenti che riportano i dati anagrafici di chi intende usufruire degli stessi distributori.
"Visto che sempre di più, protagonisti di fenomeni legati all'abuso di alcol sono i giovanissimi non possiamo ignorare il problema e come istituzione pensiamo di dover tutelare anche con un'azione più incisiva i nostri ragazzi, per i quali da tempo ormai cerchiamo anche forme diverse di ‘educazione' e svago. Con iniziative legate alla musica, alla cultura, al loro diretto coinvolgimento in attività creative e di diletto - prosegue il sindaco -. Allo stesso tempo abbiamo il preciso compito di salvaguardare la qualità della vita di tutti i cittadini, a partire dal riposo e dalla quiete notturna messa a repentaglio in modo particolare nell'ultimo periodo, da episodi di schiamazzi, di vandalismo e altri situazioni simili che purtroppo sono spesso legate ad un uso sconsiderato di sostanze alcoliche".
Oltre alle eventuali sanzioni penali e amministrative previste dalla legge, la sanzione pecuniaria amministrativa in caso di violazione dell'ordinanza potrà variare da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro.