Grosseto, video choch: alcol a ragazzini di 13 anni
alcol alcolici adolescenti
Studenti reporter filmano l'acquisto in bar e market
Il servizio è andato in onda al Tg3 delle 19 I protagonisti: «Siamo delusi, più controlli»
FEDERICO LAZZOTTI
GROSSETO. Un video choc girato a Grosseto da cinque studenti di seconda media testimonia quanto sia facile, anche per chi non ha ancora 16 anni, acquistare alcolici in bar e supermercati della città senza dover mostrare un documento o correre il rischio di essere bloccati. Il servizio, firmato dalla collega Tatiana Lisanti e girato dagli stessi ragazzini di 13 anni con un videofonino, è andato in onda nell'edizione delle 19 del Tg3 di ieri, ma il blitz - confermano dalla scuola - risalirebbe a un mese e mezzo fa.
«L'idea - spiega uno dei protagonisti - è nata vedendo i nostri amici, ma anche più piccoli di noi, rovinarsi con il vizio del bere fino ad arrivare a ubriacarsi. Quanti anni hanno? Anche Undici, dodici anni appena».
Così questi studenti-iene che con la loro scuola collaborano al Gt dei ragazzi, sempre su Rai3, si sono armati di videofonino e hanno messo alla prova baristi e cassiere. «Su cinque locali che abbiamo visitato - raccontano - soltanto uno non ci ha venduto gli alcolici».
Nel video si vede uno di loro, «il più piccolo» entrare in un bar del centro, aprire il frigobar vicino all'ingresso del locale, prendere una birra e puntare il bancone. Il barista gli sorride. Anche i protagonisti forse si sarebbero aspettati che dall'altra parte arrivasse la classica frase: «No guarda, ripassa quando sei più grande». Invece il barman non fa una piega, forse non si rende conto, probabilmente è distratto, ma in ogni caso si volta per prendere l'apribottiglie, stappa la birra davanti al ragazzino, prende i soldi e saluta.
Il secondo test mandato in onda dal telegiornale riguarda invece un supermercato. In questo caso il solito ragazzino entra e dal frigo prende un'altra birra. Quando arriva alla cassa si trova davanti una commessa in camice bianco. La donna lo squadra per un attimo, lo guarda in faccia, sembra titubante, ma alla fine passa la bottiglia, prende i soldi, dà il resto e lascia che il ragazzino esca con la birra in mano.
«Quando ci vendevano davvero la birra - spiega uno dei protagonisti - ci sentivamo un po' scoraggiati perché pensavo di trovare persone più oneste». L'inchiesta, tra l'altro, è stata fatta a ridosso dei controlli effettuati da polizia e carabinieri nei locali del centro in seguito alle polemiche sulla movida e l'alcol. Durante questi controlli, proprio due bar del centro sono stati anche pizzicati a vendere alcolici a ragazzini che non avevano ancora compiuto 16 anni, uno, il Nirvana, è anche rimasto chiuso per dieci giorni. «Speriamo - concludono gli studenti reporter chiudendo il servizio - che grazie al nostro filmato ci siano più controlli sui commercianti».
Intanto il servizio di ieri ha già fatto rumore. Anche perché nei filmati non sono state criptate le facce del barman e della commessa che hanno venduto gli alcolici ai minorenni senza chiedere un documento. Oggi - anticipano da Rai3 - il servizio sarà riproposto nel pomeriggio, a partire dalle 16, nell'edizione del Gt dei ragazzi.
Adesso è possibile che il filmato venga acquisito dagli investigatori che potrebbero, già nelle prossime ore, aprire un'inchiesta sul presunto reato commesso dai quattro commercianti che hanno venduto alcolici a un ragazzino di appena 13 anni. L'obiettivo degli studenti-reporter, invece, è stato centrato. Probabilmente da oggi chi vedrà entrare un giovane in un bar chiedendo di acquistare alcolici ci penserà due volte prima di stappare la bottiglia e intascare i soldi.