Gruppo Giocatori Anonimi di Roma: storie di vita
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Oggi, Marco, dopo aver perso famiglia soldi e lavoro, è uscito dal dramma. Grazie al percorso di recupero affrontato dal 2003 con il Gruppo Giocatori Anonimi di Roma.Da impiegato a "barbone" a causa della febbre del gioco d'azzardo nel quale ha perso 200 mila euro in 20 anni: è la storia di Marco proposta oggi dal Giornale dell'Umbria. L'uomo ha riferito quotidiano di essere "rinato" grazie all'aiuto del gruppo Giocatori anonimi di Roma. Marco - si legge sul quotidiano - da 20 anni ha problemi con il gioco, carte ma anche scommesse con i numeri. "Sono diventato un barbone - racconta - e non avevo più una casa, il mio lavoro da impiegato, non avevo più una famiglia. Tutto se ne era andato in giorni e giorni dominati dalla compulsione a fare una nuova puntata. Se devo fare un conto, anche se è difficile essere precisi, posso dire di avere giocato e perso 200 mila euro". Nel dicembre del 2003 l'ex impiegato ha incontrato i Giocatori anonimi di Roma. "Quel giorno - ha detto ancora al Giornale dell'Umbria - sono rinato". Nell'articolo si legge infatti che la data ha coinciso con l'inizio di un percorso di recupero.