Guastalla (RE): ubriaco picchia infermieri in ospedale
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Nei giorni scorsi si è registrato l'ennesimo gesto di violenza: un extracomunitario in stato di ebbrezza ha aggredito due operatori del pronto soccorso durante il turno di notte. Il personale, esasperato, chiede una maggiore sorveglianza
Il resto del Carlino 11 agosto 2009
Aumentano i rischi di aggressione ai danni del personale del pronto soccorso dell'ospedale di Guastalla. Anche nei giorni scorsi si è registrato l'ennesimo gesto di violenza ad opera di un extracomunitario in stato di ebbrezza, che ha provocato lesioni guaribili in dieci giorni a due operatori della struttura, che erano in servizio come infermieri nel turno di notte. Ed ora aumentano gli operatori che chiedono la presenza della guardia giurata, in particolare nelle notti a maggior rischio.L'ultimo episodio ha riguardato un pakistano di 38 anni, abitante a Rio Saliceto, portato in pronto soccorso per un malore dovuto all'abuso di alcol. Ma una volta in ospedale, l'uomo rifiutava ogni cura, prendendosela con i due infermieri - un uomo ed una donna - che cercavano di aiutarlo. Il medico non era in quell'ambulatorio, in quel momento, in quanto impegnato in altro servizio urgente. Inevitabile il fuggi fuggi generale di chi era nella sala d'attesa. Sono poi arrivati i carabinieri, che hanno fatto tornare la normalità, anche se per i due infermieri è stata necessaria una medicazione per traumi vari. Lo straniero è stato denunciato. Già alcune settimane fa un medico in servizio era stato colpito con violenza da un ceffone al volto, che aveva rischiato di provocare lesioni alla vista.Ed in precedenza erano stati vari gli interventi delle forze dell'ordine richiesti proprio per le intemperanze di alcuni pazienti, spesso stranieri, che litigano per futili motivi. Talvolta, anche una attesa giudicata prolungata, rischia di provocare gesti violenti quanto ingiustificati. Ai rappresentanti sindacali del personale ospedaliero è già stato richiesto l'interessamento per aumentare il livello di protezione sul luogo di lavoro. Ma le ipotesi di un posto di polizia in ospedale - come è presente al Santa Maria Nuova di Reggio - o di una guardia giurata, per ora non sembrano essere soluzioni imminenti. Problemi burocratici - e forse anche di costi economici - sembrano frenare l'iter di questa operazione.