338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Guida in stato di ebbrezza: gli esami ematici valgono solo se fatti entro mezz'ora dal sinistro

cufrad news alcologia alcol alcolismo guida in stato di ebbrezza: gli esami ematici valgono solo se fatti entro mezz'ora dal sinistro


Alcol nel sangue: «Vale solo se fatto subito»

Marco Grasso


Genova - Gli esami del sangue non bastano per determinare se una persona era ubriaca al momento di un incidente stradale. Sono troppe le variabili che rendono questo tipo di test inaffidabile, soprattutto se non viene effettuato immediatamente. A deciderlo è il tribunale di Genova che ha assolto un artigiano cui era stato confiscato il mezzo e revocata la patente. Provvedimenti ai quali si era aggiunto un decreto penale di condanna da 26mila euro, effetto degli inasprimenti previsti dal nuovo codice della strada.


È una sentenza pilota quella firmata dal giudice Simonetta Lovesio, un pronunciamento che rimette in discussione migliaia di decisioni. I risultati degli accertamenti ematici «sono probanti» solo se fatti entro mezz'ora dal sinistro. Se così non è, diventa impossibile valutare in quanto tempo l'organismo abbia effettivamente assorbito la sostanza. È il secondo colpo inferto al sistema di rilevazione utilizzato sulle strade italiane, dopo che qualche mese fa alcuni avvocati avevano messo in dubbio la validità del palloncino. E adesso sono migliaia i casi a rischio ricorso.


Il granello di sabbia che potrebbe inceppare il funzionamento delle nuove leggi sulla sicurezza stradale è un fatto che risale al 16 maggio del 2011. Jean Marc C., imprenditore genovese (assistito dall'avvocato Paolo Lavagnino), si è messo alla guida dopo una cena di compleanno, accompagnata da una bottiglia di vino. A mezzanotte, mentre viaggia in autostrada «a velocità non particolarmente moderata», si schianta in una galleria autostradale, a Sampierdarena. Non ci sono altri feriti oltre al conducente, ma al San Martino la polizia stradale dispone i controlli di routine. Gli esami del sangue dicono che l'artigiano ha alzato troppo il gomito. Il responso supera il livello rosso, quello in cui le sanzioni diventano molto pesanti: due grammi per litro di sangue, secondo gli esami su un campione ematico prelevato alle 2. La conseguenza è un decreto penale durissimo: auto sotto sequestro, patente revocata e 26mila euro da pagare.


Tutto viene ribaltato nel ricorso presentato dal legale. Secondo la perizia di parte infatti non è stato tenuto conto della «cinetica di assorbimento». In altre parole, dopo una «cena abbondante» l'ubriacatura può essere ritardata: «Le modalità di assorbimento dell'alcol cambiano a seconda del variare delle condizioni di assunzione. Quando, come nel caso in esame, lo stomaco non è vuoto, il cibo ritarda il passaggio di parte dell'alcol nell'intestino, e il picco massimo viene raggiunto più tardi».


Tradotto: al momento del test l'imprenditore poteva essere più ubriaco di quando aveva avuto l'incidente. Dunque l'esame non vale, perché «le analisi di laboratorio espletate a due ore dal fatto non sono sufficienti». Il risultato immediato è l'annullamento della multa e la restituzione di auto e permesso di guida. Quello a lungo termine potrebbe essere una marea di ricorsi. «Ogni caso va valutato a sé, ma la mia sensazione, senza avere le carte sottomano è che non cambi molto in due ore - commenta Gianni Testino, vicepresidente della società italiana di alcologia - Al volante non bisogna bere».


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)