Guidava con un tasso alcolico di 3,31
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Il legale: «L'etilometro non funzionava»
IL GAZZETTINO 26 Maggio 2009
A poco meno di trent'anni rischia già di vedersi affibbiare la recidiva per il reato di guida in stato di ebbrezza.
Michele Pavei, 28 anni, di Belluno, ieri è stato condannato ad 1 mese di arresto e 1300 euro di multa, con tre mesi di sospensione della patente. Il giovane venne fermato il 23 luglio del 2007 a Belluno da una pattuglia dei carabinieri. In corpo aveva talmente tanto alcol, ha ricordato ieri in aula il brigadiere che lo fermò, «che l'auto sembrava una cantina, parlava biascicando le parole e puzzava di alcol fino a tre metri di distanza».
Venne così sottoposto all'alcoltest che segnò la bella somma di 3,31 grammi contro il massimo consentito di 0,50. E non era la prima volta che veniva trovato in quella stato, già in precedenza ci fu un episodio analogo con un tasso di 3,15.
Ieri il difensore di fiducia, Fabrizio Righes, ha tuttavia contestato la regolarità dello strumento di rilevazione del tasso alcolico. Infatti, quella sera l'etilometro indicava, come si rileva anche dagli scontrini, l'impossibilità di effettuare il test. I militari, tuttavia, procedettero ugualmente. Ed è qui che l'avvocato si è battuto, ricordando come la strumentazione spesso venga usata senza tener conto delle possibile inefficienze. E su questo presenterà appello. La sentenza, intanto, non andrà in giudicato.