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Guidi: "Il disagio uccide i giovani, più che la droga o l'alcol"

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IL DISAGIO UCCIDE I GIOVANI
Non è la droga o l'alcol a fare strage di giovani il sabato sera, ma il loro disagio di vivere.
È inutile criminalizzare le discoteche, le ore piccole e l'alcol. La metà dei giovani che la sera di festa si schiantano contro iguardrail

delle strade muoiono perchè depressi e perchè non riescono a trovare ragioni per continuare a vivere. Dice Antonio Guidi, psichiatra e

ministro della famiglia."Si dice che i giovani di oggi si ubriacano e si ammazzano, ma gran parte di queste morti, infortuni diurni e

soprattutto notturni, dei ragazzi dai 14 ai 21 anni, anche dopo la discoteca, non è dovuta ai fumi dell'alcol, ma alla depressione profonda

del senso di vivere". Esiste una vera e propria emergenza psichiatrica che bisogna arginare e combattere.
"La depressione, è una delle malattie più importanti ed emergenti di fine secolo. Io credo che siano soprattutto la solitudine e la

difficoltà a poter concretizzare le proprie aspirazioni le prime cause di depressione". Secondo l'ex ministro adolescenti e post-adolescenti

soffrono soprattutto per l'allungarsi del periodo che va dalla fine degli studi all'inizio del lavoro. La disoccupazione gioca un ruolo

rilevante nella perdita di fiducia e di speranza dei ragazzi. Una delusione lacerante per i giovani che prima si stordiscono nelle megafeste

delle discoteche, imbottendosi di allucinogeni e alcol, e poi decidono di farla finita del tutto. E allora cercano la morte dopo un'ultima

sera passata con gli amici a tirar tardi e a "farsi".Da anni si cerca una soluzione, dalla chiusura anticipata dei locali pubblici al

controllo sulle strade, senza che i risultati siano mai stati troppo incoraggianti.
Rimane nei ragazzi la voglia di strafare, di stordirsi, di sentirsi vivi dopo una settimana di noia e di vuoto.
"Occorre attuare delle strategie complessive che rendano più vivibili le grandi città, che rendano la comunicazione più a misura d'uomo e

meno legata allo scoop che spesso indulge ad immagini e messaggi gratuiti di crudeltà. È importante dare alle famiglie risposte materiali, ma

anche occasione di stare insieme".
I dati dei suicidi giovanili danno ragione al grido di allarme lanciato da Guidi: negli ultimi anni è aumentato il numero di ragazzi,

soprattutto ragazze, che hanno deciso di togliersi la vita.
Ma non tutti sono d'accordo con l'affermazione di Guidi secondo il quale nel popolo del sabato sera si nascondono molti potenziali suicidi.

"Dire questo, significa pensare che i giovani siano cretini. E io mi rifiuto di crederlo. Un adolescente che decide di togliersi la vita ci

pensa da mesi. Ha un'incapacità di progettare se stesso e per questo vuole farla finita. Quelli che si riempiono di droga e alcol nelle

discoteche, invece, sono un'altra faccia della gioventù. Quella delle bravate, della passione per il brivido della velocità e delle auto,

della trasgressione. Il sabato sera le vite sono a rischio perchè i ragazzi cercano di vivere dopo una settimana orrenda, vuota. Il punto di

partenza per una discussione seria sui suicidi giovanili non è il sabato sera ma andare a vedere cosa succede dal lunerdì al venerdì".


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)