Harvard University: studiate le interazioni tra neuroni per comprendere la dipendenza da droghe
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USA, studiate le interazione tra neuroni per comprendere la dipendenza da droghe
Uno studio sul sistema di comunicazione tra i neurotrasmettitori dopamina e GABA sarebbe alla base di un nuovo approccio allo studio della
dipendenza da droghe, secondo quanto recentemente pubblicato sulla rivista Nature.
La dopamine gioca un ruolo centrale nei comportamenti motivazionali e della ricompensa. I sistemi di segnalazione dei neuroni dopaminergici
nell'area del cervello denominata area ventrale tegmentale (VTA) indicano che sussiste una discrepanza tra le aspettative di ricompensa a
determinati stimoli e quella che è poi la ricompensa effettiva. Quello che viene considerato cioè un errore di previsione della ricompensa
stessa e che costituisce un fattore chiave nei meccanismi di apprendimento. I ricercatori hanno studiato questo meccanismo con topi ai quali
venivano fatti sentire degli odori e poi "ricompensati" o "puniti" con metodi diversi. Uchida e colleghi della Harvard University (USA) hanno
scoperto che la predizione degli errori nella ricompensa deriva da un complesso meccanismo che vede l'interazione tra due diverse classi di
neuroni, un tipo al quale appartengono i dopaminergici e l'altro, di tipo inibitorio, che include il neurotrasmettitore GABA. Molte droghe
inibiscono i neuroni GABAergici i quali portano ad un aumento del rilascio di dopamina (effetto indicato come disinibizione) e potenzialmente
indicato come effetto di rinforzo prodotto dalle droghe.
Lo studio ha evidenziato per la prima volta il ruolo dei neuroni gabaergici nel ciclo della ricompensa-punizione, nel quale l'inibizione dei
neuroni della dopamina porta ad una rielaborazione delle situazioni di errore nella valutazione delle ricompense. Quello che succede nel caso delle droghe come ad esempio gli oppioidi o i cannabinoidi è che questi vanno ad agire a livello dei neuroni per il GABA. L'inibizione di
questi neuroni secondo i ricercatori va ad interrompere il ciclo di comunicazione GABA-dopamina, portando a commettere errori nel predire una ricompensa con conseguente effetto di rinforzo (derivante dai neuroni dopaminergici) e il continuo uso della droga. I risultati evidenziano come i comportamenti possono essere rinforzati sia attraverso la normali funzioni cerebrali sia danneggiando uno dei due tipi di neuroni che
interagiscono tra loro.
Secondo i ricercatori, questo nuovo modo di vedere il meccanismo della dipendenza da droghe potrebbe condurre a sviluppare nuove teorie e nuovi trattamenti.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)