Heart (British Cardiac Society): cocaina, gravi danni al cuore anche senza sintomi
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Cocaina: gravi danni al cuore anche senza sintomi
Il consumo di cocaina è in crescita costante nel mondo occidentale, anche se i consumatori spesso ignorano i gravi rischi che ne derivano per
il cuore. Aquaro e colleghi della Fondazione Monasterio - CNR di Pisa hanno recentemente pubblicato sulla rivista Heart uno studio che ha
dimostrato per la prima volta che il cuore di chi fa uso di cocaina non è in buone condizioni, anche se non sono presenti sintomi.
La ricerca ha coinvolto 30 consumatori di cocaina con un'età media di circa 40 anni, senza storia di malattie cardiache. L'obiettivo dello
studio era quello di valutare con la risonanza magnetica cardiovascolare la prevalenza di danno miocardico in questo campione di persone. I
soggetti sono stati valutati dopo due giorni di astinenza dalla cocaina attraverso i biomarkers specifici di danno miocardico (troponina, NT
-proBNP), l'elettrocardiogramma, l'ecocardiogramma, il test da sforzo e la risonanza magnetica. Nessuno dei soggetti aveva alcun sintomo, ma la risonanza magnetica ha evidenziato danni al cuore nell'83% dei casi (tracce di edema cardiaco e/o segni di fibrosi cardiaca). In altri
termini, questi soggetti presentano danni acuti o cronici che, al momento, pur non dando alcun sintomo possono rappresentare l'esito di un
vero e proprio infarto. Non sono rari, infatti, gli infarti e le morti cardiache improvvise, anche in giovane età, nei consumatori di
cocaina. Danni particolarmente consistenti, inoltre, sono stati riscontrati in chi assieme alla cocaina era solito consumare alcol. Grazie
alla risonanza magnetica cardiovascolare sono state evidenziate patologie "silenti" che con altri metodi di indagine sono più difficili da
riscontrare, e che hanno alte probabilità di provocare un evento cardiovascolare nei cocainomani.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)