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I benefici dell'alcol e il paradosso del salame: le osservazioni del dr. Ghiselli

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I benefici dell'alcol? Ve li spiego col paradosso del salame
"Il salame Milano contiene buone quantità di Omega 3, acido oleico, vitamine B, D ed E. Per non parlare di fosforo, calcio,

ferro e potassio. Ma a nessuno verrebbe in mente di consigliarne il consumo perché protegge il cuore". È con questo esempio

paradossale che Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione (Inran), nel corso dell'

Alcohol prevention day ha cercato di illustrare il rapporto rischi-benefici dell'alcol. Partendo da uno dei benefici additati

all'alcol, al vino nello specifico e ancor più nel dettaglio ad alcune sue componenti: la protezione cardiovascolare.
È vero che il resveratrolo, l'antiossidante che da anni ormai si è conquistato gli onori della cronaca per i suoi potenziali

benefici sulla salute, ha un qualche effetto protettivo sia sul sistema cardiovascolare sia sul metabolismo. Ma, tanto per

cominciare, non viene assorbito in quantità sufficiente dall'organismo. Inoltre questi effetti sono visibili soltanto dopo

che si è superata la mezza età. In più, il resveratrolo ha effetti diversi se quello consumato proviene direttamente dall'uva

o dal vino. Infine, bere non è l'unico modo per godere di questi benefici: basta fare attività fisica, perdere peso,

diminuire i grassi saturi e trans, consumare frutta e verdura o smettere di fumare, ha spiegato l'esperto.
Insomma, basterebbe questo per sfatare il mito dei benefici dell'alcol.
In realtà, purtroppo, non è così. Due porzioni di alcol al giorno producono un aumento di peso di 9 kg in un anno. E di

certo, il sovrappeso non è buon amico del cuore. Ma non è questo il danno più grave. Negli ultimi anni diventa sempre più

evidente la relazione tra alcol e tumori. Non solo quelli del fegato, ma anche della cavità orale e della laringe, dell'

esofago e del colon retto, quello del seno. Il peso che l'alcol gioca nell'insorgenza di ciascuno di essi è difficile da

stabilire (cfr. Tabella allegata), tuttavia, ha sottolineato Gianni Testino, presidente della sezione ligure della Società

italiana di alcologia, "è certo che sia presente anche nei casi di consumo sociale", cioè il bere che non sconfina nell'

abuso. In sostanza, ha concluso Testino, "non esiste un valore soglia sotto il quale non si registri un aumento del rischio

di cancro".

Nell'allegato la tabella sul peso dell'alcol nell'insorgenza delle principali patologie