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I genovesi, tra vecchie e nuove dipendenze

I genovesi, tra vecchie e nuove dipendenze

ECCO "ASSUEFACEBOOK". CENTINAIA DI RAGAZZI SCHIAVI DEI SOCIAL IN CURA NEI CENTRI SER.T

Ben 800 giovani genovesi vittime di dipendenze. L'Asl contro la legalizzazione della cannabis "Ne gira di super potente, si finisce in psichiatria"

LE SFUMATURE delle dipendenze, tra i giovani, sono infinite. "A Genova abbiamo in cura 800 ragazzi sotto i 24 anni  -  spiega Giorgio Schiappacasse, direttore dei Sert Asl 3  -  E arrivano genitori allarmati per figli sempre più giovani, di 12 o 13 anni". Uno dei disturbi più comuni? "La dipendenza da internet: davanti al computer i ragazzi si illudono di comunicare con il mondo intero e invece si isolano, e diventa una prigione". I dati  -  fonte Eurispes  -  li porta Giovanni Caliri, uno degli organizzatori della giornata e responsabile di diversi gruppi liguri di auto mutuo aiuto (l'ultimo quello nato poche settimane fa per la dipendenza da sesso e dalla pornografia): il 36% degli adolescenti (14-19 anni) mostra sintomi da assuefazione da internet, il 24% naviga oltre le 2 ore al giorno e il 13% oltre le 4. Il 42% controlla posta e Facebook (che il 46% usa anche per connettersi con sconosciuti) ossessivamente, e il 49% dichiara di perdere, tra un click e una notifica, la cognizione del tempo. E poi l'alcol, l'azzardo (il 47% dei giovani liguri dichiara di aver giocato), "e i tre disturbi più frequenti oggi  -  aggiunge Lorenzo Vita dell'associazione Jonas Genova  -  il narcisismo con il culto dell'immagine, l'angoscia e l'apatia, ovvero l'assenza di passioni e prospettive".


Temi su cui "si è spenta l'attenzione  -  dice Fabrizio Gelli, insegnante e vice presidente del Municipio Medio Ponente  -  Ce li ricorda la cronaca, come nel caso della ragazza che qui a Sestri ha malmenato un'altra giovane, gli altri intorno a filmare con i cellulari. A quel punto colpevolizziamo i ragazzi, dimenticando che siamo noi a togliere loro prospettive o a vendere l'alcol low cost nei vicoli. Lo dico da amministratore: occupiamo meglio il loro tempo, diamo loro stimoli e spazio nelle associazioni, modi di sfogare la creatività. Senza poi lamentarci del rumore di un concerto..."


Il confronto tra medici, educatori e psicologi sul tema "Giovani e disagio" è andato in scena ieri a Sestri Ponente, in una giornata di formazione organizzata da Amali, la rete delle associazioni di auto mutuo aiuto liguri (che conta solo a Genova 80 gruppi, dagli Alcolisti anonimi, per fare un esempio, a Genitori Insieme, qui ben rappresentati) con Jonas Genova onlus, Labor Pace Caritas e Asl 3. Si parla di cannabis ("La "normalizzazione" permetterebbe al mercato di lucrare come sul tabacco  -  dice Enrico Costa del Ceis  -  E, come è successo con l'azzardo, amplificherebbe il danno sociale"), che per altro consuma il 23,2% degli studenti liguri tra i 15 e i 19 anni, secondo dati del Cnr.


(...omissis...)


di GIULIA DESTEFANIS


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://genova.repubblica.it/cronaca/2015/03/29/news/ecco_assuefacebook_centinaia_di_ragazzi_schiavi_dei_social_in_cura_nei_centri_sert-110744854/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)