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I giocatori d'azzardo problematici: l'ennesima emergenza per i Ser.T?

I giocatori d'azzardo problematici: l'ennesima emergenza per i Ser.T?

I GIOCATORI D’AZZARDO PROBLEMATICI: L’ENNESIMA EMERGENZA PER I SER.T?

Negli ultimi venticinque anni l’avvento dell’azzardo come industria di massa si è accompagnato a comportamenti di gioco eccessivo, con la loro sequela di conseguenze negative. E’ proprio la trasformazione dell’azzardo da comportamento di élite a fenomeno di massa accettato e promosso socialmente che caratterizza quanto sta accadendo.
Tre elementi contraddistinguono la diffusione dell’azzardo legale nel nostro Paese:
- l’industria dell’azzardo opera sotto il governo diretto dello Stato mediante opportune concessioni;
- la distribuzione è stata progettata attraverso punti gioco ubiquitari anziché essere ristretta entro sale o casinò;
- esiste una ripartizione dissociata tra benefici e costi: allo Stato i primi, alle comunità locali e alle Regioni i secondi.


Tali elementi connotano il conflitto di interessi dello Stato il quale ha reiteratamente dimostrato di non avere alcuna fretta di porre mano a regolamentazioni più restrittive e più protettive per i cittadini. Solo negli ultimi anni, grazie a sempre più vivaci proteste sociali, si è finalmente giunti a riconoscere alla ludopatia uno status di sofferenza di interesse sanitario. Nel frattempo i servizi avevano già iniziato a popolarsi di persone la cui esistenza e le cui relazioni erano state gravemente danneggiate dall’azzardo legale.


Molti SerT per parecchio tempo hanno adottato un atteggiamento ambivalente verso questa nuova dipendenza: hanno aperto le porte ai giocatori, ma senza promuovere con convinzione il nuovo servizio offerto alla comunità locale per timore che la nuova utenza mettesse in crisi le già precarie capacità di accoglienza.


Oggi diversi nodi critici attendono ancora di essere affrontati dai SerT : essi potrebbero rappresentare un indicatore di massima su dove impiegare eventuali finanziamenti:

- il problema della carenza di personale è acuto,

- la qualità della presa in carico, uno dei punti cardine dell’azione dei servizi, coinvolge sia il piano organizzativo che quello strettamente clinico: da un lato si deve perseguire lo sviluppo di prassi aventi un buon rapporto costo-benefici, dall’altro vanno individuati percorsi per casistiche specifiche. Come per le tossicodipendenze, anche nel caso del disturbo da gioco d’azzardo è importante studiare e applicare strumenti terapeutici genere-specifici, percorsi adeguati per giovani e più anziani.

- il trattamento dei giorcatori d’azzardo ripropone la questione della doppia diagnosi e della collaborazione con il dipartimento di salute mentale.


(...omissis...)


I GIOCATORI D’AZZARDO PROBLEMATICI: L’ENNESIMA EMERGENZA PER I SER.T?
Graziano Bellino
DAL FARE AL DIRE, n.2 – 2015
pag. 3-6


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.cesda.net/?p=9195#more-9195


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)