I giovani bevono alcol nel silenzio generale
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Lo scorso 23 agosto Vera Slepoj dalle pagine de Il Gazzettino in prima pagina ha lanciato un grido d'allarme estremamente grave. Nessuno ha replicato, commentato, difeso, criticato, e, ahimè, nemmeno analizzato il problema sollevato correndo ai ripari. Slepoj parlava di spiagge, quelle di Lignano, che si propongono come l'oasi per la famiglia, che poi, come Giano bifronte, all'imbrunire si trasformano e mostrano qualcos'altro che ti colpisce e ti ferisce. È l'altra faccia della vacanza, quella della notte carica di alcol, di musica ad altissimo volume, quella che queste città delle vacanze sfornano per gli adolescenti.
A Lignano quest'estate gli adolescenti arrivavano lentamente, a piccoli gruppi, indistinti per genere, maschi o femmine, piccoli abitini, piccoli tubini, borsettine e scarpette per bene, addobbati all'ultima moda, ma soprattutto con le loro bottiglie, birra in lattina, birra in bottiglie di vetro grandi o piccole, gin, vodka, vino. Arrivavano gli scorsi mesi di luglio e agosto così e seduti li trovavi sui bordi della piazza, o dei marciapiedi e a migliaia, indistinti, veramente una massa enorme, quasi infinita, in piedi, rigorosamente carichi di alcol.
Così raccontava Slepoj qualche settimana fa, ma nessuno reagì, né a Lignano, né altrove. A chi va bene che l'estate dei ragazzi si concretizzi in un luogo del delirio e del divertimento. Qui non si tratta più di semplice trasgressione anche perché le regole non ci sono proprio e diviene realmente mera ipocrisia ogni demagogico discorso sulla prevenzione all'alcolismo per gli adolescenti.
Bere è diventata una forma di comunicazione. Nessuno parla di bere consapevole e cosciente, di educazione al bere bene. E' troppo difficile e non rende. Meglio favorire, apertamente o no, una sorta di connivenza tra chi vende, chi consuma e chi, colpevolmente, si gira dall'altra parte.
Dove sono le istituzioni? E i genitori? Ma lo sanno questi che anche da noi i giovanissimi girano ebbri d'alcol, privi di alternative, ma soprattutto privi della possibilità di avere negli adulti punti di riferimento credibili?