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I giovani e l'alcol: qualche considerazione

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I giovani e l'alcol
Bere è " normale ", lo sivede nella vita quotidiana come nella fiction televisiva . I media, la pubblicità propongono individui che bevono e

hanno successo nella vita, nella coppia, nel lavoro
Come porgere ai giovani elementi di giudizio tali da conferire il giusto significato ad un gesto normalizzato dalla società ? I giovani, gli

adolescenti non sono molto inclini per natura al conformismo ; agevolare tale inclinazione e incoraggiare in questo caso un sano

anticonformismo può contribuire a far emergere la loro personalità ed evitare di attribuire all'alcol una " valore " che non ha . I giovani a

volte hanno bisogno di essere provocati sulla sbandierata capacità giovanile di prendere la vita e le scelte nelle proprie mani . Se tutti

bevono, dov' è l'originalità ? Chi mostra ai pari la capacità di nonadeguarsi passivamente alle cattive abitudini imposte dalle dinamiche del

gruppo connota una personalità forte, determinata e non è detto che non possa giungere a rappresentare un punto di forza e di riferimento per il gruppo stesso . Bere non serve a dimostrare la propria superiorità al contrario smentisce e conferma una intrinseca, individuale debolezza e incapacità di proporre ed affermare sè stessi come individui dotati di una indipendente capacità di giudizio ; proporre questi concetti ai giovani può far scattare la molla che attiva una riflessione ed una reazione . Osservare e " smontare " con i giovani la pubblicità degli alcolici trasmessi tramite i media può essere un esempio da seguire per incrementare la capacità critica su ciò che la pubblicità promette e che, di fatto, non trova riscontro nella esperienza quotidiana . Sottolineare con i giovani che nessuno può essere sollecitato al bere sulla base di messaggi che dicono che bere " fa bene " ( anche quelli dei telegiornali e delle riviste ) perchè alle quantità di consumo indicate come " favorevoli " ad una malattia corrisponde contemporaneamente un maggior rischio di altre condizioni patologiche per sollecitare una cultura basata sulla informazione valida e corretta da prendere e valutare per confermare le proprie scelte . Scegliere senza conoscere non è mai un grande vantaggio . Vigilare sui giovani può sembrare un consiglio ovvio ma non superfluo ; situazioni spesso reputate tranquille possono essere causa di conseguenze impreviste . Anche nel corso di una serata in pizzeria o in discoteca con gli amici, specie se raggiunte con il motorino, c'è la possibilità che i giovani ricevano bevande alcoliche ( è vietato per legge al di sotto dei 16 anni , ma non sempre la norma è applicata ) . I genitori dovrebbero attuare un approccio educativo e informativo lungo tutto il percorso di vita dei figli, orientandoli anche al consumo alternativo di bevande analcoliche.
di Leucio Lippa


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)