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I giovanissimi, tra alcol e fumo

I giovanissimi, tra alcol e fumo

I giovanissimi, tra alcol e fumo

Almeno il 10% dei ragazzi e l'8% delle ragazze tra gli 11 e i 15 anni ha consumato alcolici nell'ultimo anno. E su 11 milioni di fumatori in Italia, più del 13% ha preso in mano una sigaretta prima dei 15 anni. Cattive abitudini da non sottovalutare e che possono essere pagate a caro prezzo sul fronte della salute

Una birra, giusto per accompagnare la pizza, che sarà mai? Perché non assaggi lo spritz? E giusto un sorso appena di spumante, per festeggiare il compleanno della nonna. E dall'altra parte, con gli amici: vuoi fare un tiro? Va bene, fumo, ma solo una sigaretta, stasera, e poi basta. Comportamenti comuni, tradizionali, festaioli, ma tutt’altro che innocui, soprattutto quando a farli sono loro, i giovanissimi, quelli ai quali l’alcol e il tabacco per età (e biologia) sono vietati. Quanti sono? Tanti, troppi quelli che cedono perché di moda e perché se non lo fai sei uno sfigato, uno poco brillante. Gli ultimi dati diffusi dall'Istat dicono che almeno il 10,1% dei maschi e l'8% delle femmine tra gli 11 e i 15 anni (quindi anche ragazzini delle scuole medie) nell'ultimo anno ha consumato alcol. Percentuali che impennano se consideriamo la fascia tra i 16 e i 17 anni, con il 46,9% dei maschi e il 39,5% delle femmine. E non va meglio col fumo: su 11 milioni di fumatori in Italia, il 13,2% ha iniziato a fumare prima dei 15 anni.
Fumatori e bevitori illegali: perché consumare alcol e comprare tabacco è proibito sì dalla legge fino ai 18 anni, ma anche dalla biologia. Ne abbiamo parlato con due esperti delle dipendenze da alcol e fumo, Gianni Testino, epatologo dell'Ospedale San Martino di Genova e direttore del Centro alcologico regionale, e Roberta Pacifici, direttrice dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell'Istituto Superiore di Sanità.

Anche poco fa male
“Il divieto di consumare alcol sotto i 18 anni nasce dal fatto che nei bambini e negli adolescenti il fegato non è ancora maturo, ed è qui che viene invece metabolizzato l'etanolo, la molecola dell'alcol”, spiega Testino. Un fegato adulto, e sano, riesce mediamente a smaltire poco meno di un'unità alcolica (10 grammi di etanolo, pari circa a un bicchiere di vino, una birra o un bicchierino di superalcolico) in un'ora; nei più piccoli ci vogliono ore, e stracarico di lavoro il fegato si infiamma, tende a diventare grasso e l'etanolo rimane in circolo, danneggiando l'organismo. Non vale nemmeno l'idea che la baldoria di una sera non abbia ripercussioni: “Una serata di cosiddetto binge drinking, in cui si consumano anche fino a 5 unità alcoliche in un tempo ridotto, intossica il cervello per dieci mesi”, continua Testino. Se poi le serate diventano più di una gli effetti sono ancora peggiori, con riduzione della massa cerebrale e delle capacità di memoria, sia a breve che a lungo termine. Il sistema nervoso centrale, infatti, è uno degli organi più colpiti dall'alcol: l'etanolo provoca morte neuronale e lesiona le connessioni sinaptiche. “Tanto che a livello europeo si sta ormai discutendo di portare il limite a 25 anni, e questo perché la maturazione completa a livello cerebrale si ha intorno a questa età”, aggiunge Testino. E stesso discorso vale per le sigarette: “Il mito che se fumo solo tre sigarette al giorno non mi succede niente è falso: non esiste una soglia al di sotto della quale le sigarette sono innocue, così come non è vero che anche non respirandola non succede nulla”, aggiunge Pacifici: “Si respira l'espirato, un fumo passivo intenso”.

Il rischio di sottovalutare i rischi
L'etanolo è un potente cancerogeno. “Consumarlo a partire da giovani, tra gli 11 e i 17 anni, significa aumentare significativamente il rischio di sviluppare forme tumorali da adulti, nel pieno dell'età produttiva”, racconta Testino: “Un rischio che viene sottovalutato, soprattutto perché da giovani non si pensa che si possa ammalarsi di cancro, una patologia che si associa generalmente all'età adulta”. Sappiamo invece che il consumo di alcol aumenta il rischio non solo di cirrosi epatica, pancreatite, esofagite da reflusso, gastropatie (solo per citare alcune delle 60 patologie alcol correlate) ma anche di tumori. E i numeri parlano da soli: “Pensiamo al caso del tumore alla mammella: con un consumo di circa 10 grammi al dì, il rischio di sviluppare tumore aumenta del 7% e fino al 40% se la dose triplica”. Analogo discorso per il fumo e le sostanze contenute: circa un'ottantina quelle che potenzialmente cancerogene che si liberano quando ci si accende una sigaretta. “Il consumo di sigarette genera dipendenza da nicotina e nei giovani la gestione delle dipendenze è più problematica: fino ai 26/27 anni circa, infatti, non ci si pone neanche il problema, non comincia una riflessione sulla possibilità di smettere e questo sostanzialmente perché ci si sente invulnerabili”, racconta Pacifici. Più precoce quindi è l'abitudine al fumo, più anni di tabagismo si avranno alle spalle e quindi maggiore sarà il rischio di incorrere in patologie correlate al fumo: dal cancro al polmone alle patologie cardiovascolari.

Il caro prezzo della salute, anche quella riproduttiva
A rischio non è la solo la stato di salute generale della persona con Bacco e tabacco. La sigaretta aiuta a sentirsi più grandi, più liberi e l'etanolo fa sentire più euforici, aiuta ad abbandonare le limitazioni, anche quelle sessuali. Ma tutto questo ha un prezzo caro da pagare: “L'alcol non solo è la prima causa nelle giovani di violenze e di gravidanze indesiderate, ma anche degli effetti diretti sulle performance sessuali: non è vero che aiuta, al contrario”, spiega Testino. Ma l'azione negativa non si limita alla performance: “Il consumo di etanolo nei ragazzi ha un'azione negativa sui testicoli, ne riduce il volume ed è correlato all'insorgenza di problemi di fertilità”. Analogo discorso per il fumo: i prodotti contenuti nelle sigarette possono raggiungere gli organi genitali maschili e femminili influenzando l'integrità e la motilità degli spermatozoi nei maschi e la fisiologia del muco cervicale femminile: “E sappiamo anche", aggiunge Pacifici, "che il fumo diminuisce la capacità riproduttiva anche nelle donne e anticipa la menopausa”.


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://d.repubblica.it/attualita/2015/07/16/news/adolescenti_fumo_sigaretta_alcol_ragazzi-2688050/?refresh_ce


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)