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I minorenni e gli alcolici: stretti da un rapporto sempre più forte

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I minorenni e gli alcolici stretti da un rapporto sempre più forte
La piaga dell'alcool tra i minori sempre più diffusa
Arriva un altro fine settimana e, come spesso accade, per molti giovani, il fine settimana é sinonimo di divertimento: una pizza e lo stare

con gli amici è, per molti ragazzi, il rituale che si ripete nei due giorni del week-end; in contrasto a questo mondo giovanile che si

diverte in modo sano, purtroppo, ce n'è un altro, prigioniero di una piaga che non si riesce ancora a combattere: é quello dei giovani che

assumono alcolici, giovani sì e, spesso, anche molto giovani, giovanissimi. Parliamo dei giovani minori di 16 anni, adolescenti a metà strada

fra l'essere stati bambini ieri e l'essere uomini domani.
Quello della somministrazione di alcolici, e anche della loro vendita a minori dei 16 anni, é un problema che si trascina da sempre tra le

ultime generazioni. Alcuni regolamenti, hanno tentato, in passato, di risolvere questo grave problema ma, ad oggi, la questione appare ancora lontana da una soluzione, una soluzione che, comunque, non è poi irrealizzabile se si pensa che basta prendere provvedimenti idonei al problema e, soprattutto, se le autorità preposte provvedono a vigilare in modo opportuno.
Il Ministero dell'Interno, con il protocollo n. 14181 del 15 Giugno 2011, con l'intento di fermare questo grave fenomeno che é legato al

consumo di alcolici, ha vietato non solo l'assunzione, ma anche la vendita di bevande alcoliche ai minori di 16 anni: i dati dicono che un

giovane su cinque, nella fascia di età che va dagli 11 ai 15 anni, ha già bevuto almeno una volta. In una fascia di età leggermente più alta,

e parliamo di giovani tra i 16 e i 17 anni, la percentuale aumenta con un giovane su due che consuma alcolici.
Coloro che hanno degli esercizi commerciali, da ora in poi, avranno l'obbligo di controllare l'età dei loro clienti prima di servire bevande

alcoliche per evitare di venderle a minorenni.
Per questo, sarebbe opportuno, come viene chiesto da chi appartiene ad associazioni che si occupano di tutelare i consumatori, in

rappresentanza anche di molti genitori, che i rivenditori di alcolici controllino in modo severo l'età dei ragazzi loro clienti, soprattutto

se soli, e che espongano, nei loro esercizi, cartelli e avvisi vari che, posti ben in vista, ricordino alla clientela che é vietato vendere e

assumere alcolici per i minori di 16 anni. Sarebbe un piccolo gesto che servirebbe a dare ai ragazzi maggiore senso di responsabilità per

dire "no" all'alcool e "sì" ad un mondo più civile e rispettoso per il sacro valore della propria vita di giovani e figli di oggi, e di

adulti e genitori di domani.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)