I pericoli del cominciare a bere presto
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Tutto questo mentre vengono pubblicate continue conferme degli effetti poco salutari dell'alcol, in particolare nei giovanissimi: sui Proceedings of the National Academy of Sciences, ad esempio, una ricerca dimostra che l'abuso di alcolici durante l'adolescenza ha un effetto negativo sulle capacità decisionali una volta diventati adulti. Gli esperimenti sono stati condotti sui ratti, nei quali è emerso chiaramente che le bevute in giovane età disturbano il cervello al punto di minare il modo con cui poi si prendono le decisioni in seguito, rendendo ad esempio più probabili scelte rischiose una volta diventati adulti. E un'ulteriore ricerca in uscita a dicembre su Alcoholism: Clinical and Experimental Research, già disponibile online, rincara la dose: quanto più si comincia a bere presto, tanto maggiore è il rischio di dipendenza dall'alcol in futuro. Lo studio sottolinea che è pericolosissimo assaggiare i primi alcolici a meno di 15 anni, cosa che accade meno di rado di quanto si pensi: in Italia, secondo i dati ISTAT del 2008, il 17 per cento degli under 15 ha consumato almeno una bevanda alcolica (il 19,7 dei maschi e il 15,3 per cento delle femmine). Gli under 15 che già bevicchiano rischiano più degli altri di passare da bevute occasionali, «normali», al bere problematico e all'abuso: secondo gli autori i drink da teenager potrebbero anche modificare lo sviluppo cerebrale e l'espressione dei geni «di vulnerabilità», che correlano con la comparsa di dipendenza dall'alcol. Quale che sia il motivo, c'è indubbio accordo sul fatto che l'alcol faccia male ai giovani. E quindi tutte le politiche che possano disincentivare il bere, compreso il no agli sconti sugli alcolici nei locali frequentati dai ragazzi, dovrebbero essere prese in seria considerazione.