I pericoli dell'alcol: risponde Umberto Veronesi
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Domanda di una lettrice
Professore, da ex Ministro della salute, vorrei chiederle come mai si parla molto poco dei pericoli dell'uso dell'alcool?
Le campagne contro il fumo, il divieto di fumare in molti locali pubblici, secondo me hanno avuto un buon effetto almeno nel sensibilizzare i fumatori. Molti conoscono quali sono gli effetti deleteri delle sigarette sui nostri organi, a lungo andare.
Ma l'alcool? io ho 43 anni e sono astemia. Ma vedo che la cultura del bere, e bere anche molto, e' ormai popolare. I ragazzi iniziano a bere in giovane eta' ma pensano che l'unico effetto collaterale sia un mal di testa e un po' di nausea il giorno dopo.
Ma perche' non si puo' informarli sul fatto che anche l'alcool a livello oncologico e' una piaga? Il fegato, i reni, il pancreas, l'esofago , lo stomaco...
Esistono dei freni "politico-economici" all'informazione secondo lei?
Grazie professore!
di Larisa
Risposta
Cara Larisa, sono d'accordo con lei sul fatto che non si fa abbastanza per diffondere la consapevolezza dei rischi derivati dall'abuso di alcol e per prevenire l'alcolismo, vera e propria malattia. In realtà non si fa abbastanza neppure contro il fumo, che è veramente il più potente cancerogeno esistente. Va detto che in generale l'informazione e l'educazione alla salute non hanno ancora uno spazio adeguato nel nostro Paese. Ed è proprio su questo fronte che personalmente, e anche attraverso la Fondazione che porta il mio nome, mi impegno in prima linea nel promuovere comportamenti consapevoli e salutari. È vero che il problema dell'alcolismo oggi riguarda soprattutto i giovani: spesso i nostri ragazzi bevono per ubriacarsi, un fatto nuovo e anomalo nella tradizione italiana, che deve indurci a riflettere. Perché i giovani considerano un divertimento la perdita del controllo di sé? Il dato forse più preoccupante è che l'età d'avvio al consumo alcolico in Italia è la più bassa d'Europa: 12 anni. Un rischio grave, perché l'organismo, in fase di crescita, non ha completato la maturazione del sistema enzimatico che aiuta a metabolizzare l'alcol: questo rimane quindi in circolo nel corpo più a lungo e va a intaccare fegato e cervello. Inoltre statisticamente tanto prima si inizia a bere tanto più si abbasserà l'età dell'alcolismo; chi comincia a bere prima dei 15 anni ha una probabilità quattro volte maggiore di diventare alcolista. Ci vuole una battaglia culturale per far capire che l'abuso di alcol è una droga e che bisogna combatterlo e prevenirlo. Non direi che esistono comunque dei freni "politico-economici". Sono, come ho già detto, più propenso a pensare che esista una mancanza di cultura e di educazione alla prevenzione.