338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

I rischi del fumo in gravidanza

cufrad news alcologia alcol fumo gravidanza

I rischi del fumo in gravidanza

Che fumare non faccia bene alla salute è da tempo risaputo. Questo in generale, a prescindere dall'età, dal sesso e da ogni altra specifica

condizione personale. Tuttavia in alcune particolari situazioni della nostra vita quotidiana il consumo di tabacco risulta ancor più dannoso

e pericoloso. Sia per il nostro benessere che per quello degli altri. Ad esempio dei nostri bambini.
Abbiamo approfondito l'argomento con la Dott. ssa Carla Bosisio, psicologa di Milano, specializzata in Psicologia Clinica ed esperta in

ipnosi. In passato ha collaborato con la Facoltà di Psicologia e Scienze della Formazione dell'Università Cattolica ed è stata assistente

alla cattedra di Psicologia Sociale dello IULM. Attualmente opera presso il Centro Meid (Medicina Integrata per la Donna di Milano) dove si

occupa, tra l'altro, di accompagnamento al parto e nel post-parto, sostegno nei percorsi di procreazione medicalmente assistita, difficoltà

sessuali, relazionali e di coppia, problemi d'ansia, disturbi alimentari e psicosomatici e dipendenze da fumo e alcol.
Una donna gravida che fuma ha un aumentato rischio di aborti di bambini nati morti, e di avere neonati sottopeso (-200 g. in media). Il fumo

durante la gravidanza può causare un ritardo di crescita e di sviluppo mentale oltre che polmonare (capacità respiratoria inferiore del 10%)

del bambino. E' ormai accertato che attraverso la placenta non passa solo nicotina ma passano anche sostanze cancerogene come benzopirene (polmone), 4-amminobifenile (fegato) e acrino-nitrile (vescica), con aumentato rischio in età adulta. Si riferisce inoltre di nuove prove riguardo ai rischi di alcune malconformazioni fetali, quali labbro leporino e palatoschisi. E' corretto ricordare che il fenomeno non si

presenta in tutti i bambini di madri fumatrici, ma il rischio esiste e deve essere preso seriamente in considerazione. Anche l'allattamento

poi può essere compromesso dal fumo, in quanto la quantità e qualità del latte sono alterate.
Nelle fumatrici la gravidanza si instaura dopo più tentativi rispetto alle non fumatrici, in quanto le possibilità di fecondazione dell'uovo

sono ridotte del 40%. La nicotina riduce la contrattilità delle tube, ostacolando l'incontro degli ovociti con gli spermatozoi. II fumo,

inoltre, fa diminuire i livelli di progesterone e rende difficile l'annidamento dell'uovo fecondato nella mucosa uterina, danneggiandone la

maturazione. Uomini e donne hanno risultati inferiori in caso di trattamenti per fecondazione assistita, questo perché il fumo nell'uomo può

ridurre la fertilità mediante riduzione della densità dello sperma, del numero e della mobilità degli spermatozoi ed è un importante fattore

di disfunzione erettile. Nella donna invece provoca menopause più precoci di circa 2 anni rispetto alle non fumatrici in quanto il fumo

altera la normale produzione di ormoni sessuali femminili. Il fumo può quindi arrivare ad impedire di avere una famiglia, le persone che

programmano una gravidanza dovrebbero smettere di fumare.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)