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I rischi dell'alcol: ecco cosa pensano alcuni giovani

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Ecco cosa pensano davvero alcuni giovani

 

Confesercenti Genova ha invitato l'ARCAT Liguria a fare una sensibilizzazione sui rischi legati al consumo di bevande alcoliche ai ragazzi che frequentano un corso professionale per diventare baristi.


Per conto dell'ARCAT, Ennio Palmesino ha quindi presentato agli 11 corsisti (età 18-29 anni) alcune informazioni sui rischi legati al consumo di bevande alcoliche, alle leggi in materia di somministrazione e vendita, e al progetto "Ripara e impara" sviluppato in Liguria.


I ragazzi poi sono stati divisi in due gruppetti, e nell'arco di un'ora e mezza, hanno elaborato fra di loro le nozioni appena apprese ed hanno presentato le loro conclusioni su lucidi.


Le loro proposte sono molto interessanti, e sono state fatte circolare perchè facciano riflettere anche noi adulti su come davvero la pensano i giovani (almeno alcuni giovani).


Gruppo 1:

1) Proporre bio-drinks con prezzi inferiori rispetto ai cocktails tradizionali!

2) Controllare all'ingresso dei locali e mettere timbro o bracciale per distinguere i minori di 16 anni!

3) Fare campagne di sensibilizzazione nelle scuole con coinvolgimento delle famiglie e testimonianze dirette!

4) Test alcolemico gratuito nei locali!

5) Prevedere controlli a sorpresa all'uscita dei locali prima di riprendere l'auto!


Gruppo 2:

1) Mettere un limite alla quantità di bevande alcoliche che si possono acquistare nei supermercati attraverso tessera personale contenente anche l'età!

2) Portare il limite minimo di età per acquistare alcolici a 21 anni (come negli USA)!

3) Aumentare i prezzi di vendita delle bevande alcoliche!

4) Fare promozioni su analcolici (inclusi i 3 x 2 oppure ogni 10 uno gratis)!

5) Promuovere la diffusione di un cartello simile al "vietato fumare" nei luoghi in cui non è consentito bere!

6) Agevolazioni finanziarie a chi intende aprire attività commerciali senza somministrazione di alcol (bar bianchi)!

7) Incentivare i locali a valorizzare coloro che hanno rimpiazzato l'alcol, con bio-drinks (ad es. foto sulla bacheca interna)!

8) Smorzare la pubblicità al fine di facilitare una scelta più meditata!

9) Creare un confronto (anche attraverso foto da mettere nella stessa bacheca) fa l'ubriaco ed il cliente-tipo !

10) Le navette per evitare incidenti dovrebbero essere gratis per chi non ha bevuto e pagate salate da chi ha bevuto!

11) Una consumazione analcolica compresa nel prezzo di ingresso alle disco!

 

Intanto, un membro di un CAT genovese ha segnalato un bar a San Fruttuoso dove un vistoso cartello offre cappuccino e brioche gratis, al mattino dopo, per coloro che la sera prendono un cocktail analcolico. Queste notizie, sebbene siano una goccia nel mare, fanno essere un po' meno pessimisti sul futuro.


Ennio Palmesino


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)