I siciliani e l'alcol
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I siciliani e l’alcol
di Pino Scorciapino
Lo scorso aprile l’Istat ha pubblicato un Rapporto sul consumo di alcol nel 2012 in Italia dal quale vale la pena spigolare qualche dato sul comportamento dei siciliani quando ci sono di mezzo vino, birra e liquori.
Una prima indicazione: in Sicilia, produttrice di fior di vini, il consumo di birra (bevanda più a buon mercato e più legata all’immagine giovanile) supera, anche se di poco, quello del vino. Se in Italia nel complesso il 51,9 per cento degli individui non astemi beve vino e il 45,8 birra, in Sicilia il 44,8 beve vino e il 45,7 preferisce la birra. Ma solo il 4 per cento dei siciliani beve birra tutti i giorni mentre il 14,4 per cento beve almeno un bicchiere di vino al giorno.
Come spiegare questo dato? Più che altro con i comportamenti giovanili. Il “binge drinking”, il consumo eccessivo di alcol in breve tempo (quando si esce la notte o in discoteca) è aumentato del 2,7 per cento rispetto al 2011. In termini numerici 355 mila individui a partire dagli 11 anni hanno comportamenti potenzialmente a rischio. L’11,6 per cento, ossia circa 250 mila siciliani, ha provato il “binge drinking”. In Alto Adige questa percentuale arriva al 40 per cento. La popolazione più a rischio è evidentemente quella giovanile, nella fascia d’età compresa tra 18 e 24 anni. Per il 14,8 per cento dei giovani, con una netta prevalenza dei maschi, la sbronza è un modo per socializzare con maggiore facilità. Una percentuale che si attesta al 10,5 per cento tra i giovanissimi di età compresa tra i 10 ed i 15 anni.
Ma, eccessi a parte, restiamo al rapporto, per così dire, non preoccupante con l’alcol. Sono 2 milioni e 600 mila i siciliani che hanno assunto almeno una bevanda alcolica nel 2012, un milione dei quali donne. I siciliani che bevono solo durante i pasti, sia uomini che donne, sono il 61,6 per cento della popolazione. Per restare ai comportamenti delle donne, il 30 per cento delle siciliane ha bevuto almeno un bicchiere di alcol fuori pasto nel 2012. I siciliani che hanno bevuto almeno un bicchiere di vino al giorno nel 2012 sono 644 mila. Il 21,4 per cento dei siciliani ha consumato liquori nel 2012.
Nel complesso la situazione nell’isola è meno allarmante rispetto a quella di altre regioni ma non c’è da stare tranquilli né da abbassare la guardia. Non è il comportamento durante il pasto della popolazione in generale che impensierisce quanto piuttosto i comportamenti a rischio dei giovani, ragazzi e ragazze, sempre più attaccati alla bottiglia o alle lattine di birra. Il consumo eccessivo di alcol in poco tempo – che lo si definisca abbuffata di bevute o “binge drinking” – infatti, non riguarda gli adulti o gli anziani ma i giovani e sempre più i giovanissimi. Come conferma il rapporto Istat, cresce anche in Sicilia. Ce ne stiamo rendendo conto e lo verifichiamo un po’ tutti. La diffusione di alcol tra i giovani con eccessi di questo genere e l’etilismo di uno zoccolo duro di adulti – destinato purtroppo a consolidarsi e ad aumentare alla luce dei comportamenti dei giovani, adulti di domani – sono le due emergenze sulle quali occorre tenere i riflettori sempre più accesi.
http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/55042/i-siciliani-e-lalcol
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)