Ictus e ragazzi: possibile esito per abuso di alcol e droghe
Ictus e ragazzi: possibile esito per abuso di alcol e droghe
Ictus, altro che malattia di adulti e anziani: sempre più ragazzini lo rischiano a causa dell’alcol e delle nuove droghe sintetiche assunte senza un’adeguata consapevolezza dei rischi
L’ictus cerebrale è una malattia correlata all’età, oggi purtroppo, è tutt’altro che rara anche nei giovani, di età inferiore a quarantacinque anni e perfino nei giovanissimi. La colpa è da attribuire in gran parte alla maggior diffusione dell’abuso di alcol e delle nuove droghe sintetiche, di cui è nota la capacità di determinare l’insorgenza di ictus o di aumentarne il rischio. L’insorgenza di ictus nei giovani si accompagna ad una maggiore mortalità rispetto ai coetanei e ad un aumento di disabilità permanente.
Il ruolo degli alcolici
L’abuso alcolico, molto frequente nei giovani e, purtroppo, anche nei giovanissimi è considerato un fattore di rischio per ictus sia ischemico sia emorragico; agirebbe sia come fattore di rischio classico, aumentando di tre o quattro volte la probabilità di incorrere in un episodio di patologia cerebrovascolare, sia come fattore precipitante, determinando l’insorgenza dell’evento acuto, in occasione di una forte bevuta o binge drinking. Il rischio aumenta proporzionalmente alla quantità di alcool assunta; i forti bevitori, oltre tre dosi standard di alcool al giorno hanno un rischio aumentato, sia di infarto cerebrale sia di emorragia cerebrale. I modici bevitori, due o meno dosi standard al giorno, hanno un rischio invariato, forse leggermente ridotto per l’ictus ischemico. Nei bevitori, inoltre, compaiono alterazioni importanti delle funzioni cognitive, con ridotta performance ai test di attenzione, memoria, memoria di lavoro, memoria spaziale, funzioni esecutive, oltre ad un rendimento scolastico nettamente inferiore rispetto ai non bevitori.
Fumo, tutti i rischi del tabacco
Il fumo è un potente fattore di rischio per ictus ischemico, agendo, in particolare, come fattore favorente l’insorgenza di aterosclerosi precoce, sia cerebrale, sia cardiaca, sia renale, sia agli arti inferiori, negli uomini come nelle donne. Aumentando il rischio di cardiopatia ischemica, fattore predisponente per fibrillazione atriale, è anche un fattore di rischio per ictus ischemico cardio-embolico. E’ sicura la relazione tra fumo ed emorragia sub-aracnoidea, in particolare nelle donne. Il rischio di ictus è correlato linearmente con il numero di sigarette fumate al giorno. L’aumento di rischio è del 40% circa nei modici fumatori, meno di dieci sigarette al giorno e dell’80% circa nei forti fumatori, oltre venti sigarette al giorno. L’aumento di rischio è maggiore nei giovani, essendo di circa tre volte nei soggetti di età inferiore a cinquantacinque anni, mentre di solo circa 1,5 volte nei soggetti più anziani.
I danni delle droghe
Molti lavori scientifici comprovano, la relazione tra ictus ischemico e l’uso di cannabis. Sono segnalati numerosi casi di ictus ischemico, con una stretta relazione temporale tra esposizione alla cannabis ed insorgenza dell’ictus; in alcuni casi sono segnalate recidive di ictus, dopo un primo episodio legato alla cannabis, in occasione di una nuova esposizione alla sostanza. In circa metà dei casi segnalati, peraltro, non si può escludere del tutto il ruolo di cofattori favorenti come il fumo di tabacco e dell’alcool.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.guidagenitori.it/la-salute/neuropsichiatria/19583-ictus-e-ragazzi-possibile-esito-per-abuso-di-alcol-e-droghe/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)
Lina Rossi