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Il caffè «corretto» fa chiudere il bar

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Alcolici vietati, per il Bar Stadio sono scattate quattro domeniche di stop

TRENTINO, 06 APRILE 2009

TRENTO. Quattro domeniche di chiusura dell'attività. Tanto è costato al bar Stadio un caffè corretto servito prima che iniziasse una partita di calcio. L'ordinanza del Comune parla chiaro: niente alcol a ridosso del fischio d'inizio. Ma Gianfranco Brusco, uno dei titolari del bar, ribatte: «Mi sembra un provvedimento eccessivo, abbiamo servito la correzione come digestivo ad un dirigente sportivo dopo il pranzo. Servirebbe maggior buon senso»(Ieri l'argomento ha tenuto banco sugli spalti dello stadio durante la partita Trento-Chioggia. Il bar Stadio rimarrà chiuso, salvo revoche del provvedimento, per altre tre domeniche. Ieri infatti è stato il primo giorno in cui le serrande sono rimaste abbassate, a causa di un caffè corretto servito un mese fa ad un dirigente sportivo dopo pranzo. Ma soprattutto subito prima di una partita. E questo è vietato da un'ordinanza del Comune, che proibisce la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche nei dintorni dello stadio e del Palatrento prima che inizi un incontro.
Il «fattaccio» è avvenuto sotto gli occhi di qualcuno che ha prontamente avvisato i vigili urbani. In quel caso è stato acquisito come prova anche lo scontrino, che come importo indicava un euro e 50, il costo del caffè corretto.
«Un provvedimento esagerato - sottolinea Brusco - quattro giornate di chiusura domenicale sono un danno economico notevole. Come se non bastasse quello che deriva dai lavori che durano da mesi su via Sanseverino e che ci tolgono i parcheggi davanti al bar».
Intanto è stato presentato un ricorso, indirizzato al presidente della Provincia Lorenzo Dellai e allo Sportello del Comune. Nel provvedimento viene contestato però un altro episodio in cui sarebbero state somministrate bevande alcoliche. «Noi quella volta non c'entravamo niente - ribatte Brusco, che da 8 anni porta avanti l'attività - si trattava della partita del Mezzocorona contro il Como. I tifosi ospiti sono usciti dal pullman e sono entrati nel locale. Avevano con sé bottiglie di birra, custodite negli zaini. E' arrivata una pattuglia di vigili che ha effettuato i controlli. Allora abbiamo mostrato loro i rifiuti contenuti nei bidoni dell'immondizia e infatti le marche di quella birra non corrispondevano a quelle che avevamo noi in vendita. In seguito è intervenuta anche la Finanza, chiamata da Rovereto, per controllare gli scontrini fiscali. Anche lì non è stato trovato niente. Eppure la settimana scorsa ci è arrivata la comunicazione con l'obbligo di chiudere il bar per quattro domeniche».