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News di Alcologia

Il Canton Ticino punta sui corretti stili di vita

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Per mantenere uno stile di vita sano o per modificarne uno che può esporre al rischio di malattie anche gravi, vietare o

intimidire non serve a molto. Meglio informarsi, non credere ai "si dice", aumentare quella consapevolezza che permette di

fare scelte positive per vivere in salute senza alcun bisogno di essere eroi o asceti. È quanto propone SNAP, un innovativo

progetto per la salute pensato e realizzato da Frontier Southern Europe (FSE) e dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche

Mario Negri di Milano, presentato a Lugano. Relatori, Paola Mosconi e Aron Goldhirsch. SNAP è una campagna per la salute che

tocca quattro argomenti: Smoking (fumo) per ridurre l'abitudine al fumo; Nutrition (nutrizione) per una sana alimentazione;

Alcohol (alcol) per prevenire l'abuso di bevande alcoliche; Physical activity (attività fisica) per incoraggiare la voglia di

muoversi. È un progetto pensato inizialmente per giovani in età scolare ma che è adatto anche per una popolazione adulta.

«Nel Piano cantonale di interventi 2010 contro le dipendenze - ha detto la ricercatrice Paola Mosconi - si rileva che le

classi d'età con il maggior consumo di tabacco sono quelle dai 15 ai 34 anni e tra i 35-49 anni: per l'alcol, se è vero che

aumenta il numero di astemi, in Ticino ci sono i più forti consumatori di tutta la Svizzera e si nota un aumento del consumo

anche notevole di alcolici tra i più giovani, specialmente nei fine settimana. Queste ed altre tendenze possono essere

invertite con l'informazione e la formazione della popolazione. SNAP si propone di invertire la tendenza rispetto a campagne

sulla salute fatte in termini restrittivi, allarmistici, colpevolizzanti. Vuole invece far passare informazioni corrette dal

punto di vista scientifico, dare gli strumenti per fare scelte consapevoli e libere che possono migliorare la salute».

Secondo Aron Goldhirsch, SNAP non è il solito manifesto sui muri o il depliant che viene distribuito e poi tutto finisce lì.

«È qualcosa di più, è un vero progetto che dura nel tempo, anzi lo definirei un esperimento scientifico con la collaborazione

della popolazione. Secondo un esperimento da noi condotto presso una grossa industria comasca, i circa 500 aderenti -

intervistati a distanza di oltre un anno - hanno evidenziato un considerevole au-mento della consapevolezza dei dan-ni legati

al fumo e all'abuso di alcol, del condizio-namento da parte della pubblicità circa il fumo, l'alcol, l'alimentazione; una

riduzio-ne della considerazione positiva per chi fuma o beve alcolici».
Goldhirsch spiega inoltre il motivo della scelta delle quattro tematiche affrontate (fumo, alcol, alimentazione, attivi-tà

fisica). «Primo, perché comportamenti non corretti in quelle quattro aree aumentano molto il rischio di malattie diffuse:

tumori, malattie cardiovascolari e pol-monari, obesità,
diabete. Secondo, perché abitudini errate relative a quelle quattro tematiche possono essere modificate in modo semplice,

senza ricorrere a interventi sanitari esterni e costosi, solo grazie alla volontà del singolo che si è formato e reso

consapevole». La sua collega Mosconi ha sottolineato la forte incidenza della pubblicità nelle scelte di vita. «È per questo

motivo - ha detto - che il progetto SNAP, sia nei contenuti sia nella forma, utilizza forme di comunicazione che vogliono

essere concorrenziali a quelle del-la pubblicità, quindi abbiamo curato in modo particolare il linguaggio e la grafica anche

nel sito che è stato realizzato, cui ha dato un contributo determi-nante un gruppo di esperti ticinesi». Il progetto SNAP

prevede una futura estensione alle scuole. "Sono già state identificate due scuole a Lugano con circa 400 ragazzi da

coinvolgere - ha detto Goldhirish, che si è detto disponibile a ripetere l'esperienza comasca anche in aziende ticinesi.

Natu-ralmente, per far questo abbiamo bisogno sia di risorse finanziarie sia della collabo-razione con Istituzioni pubbliche

e private che ci sostengano in modo ampio, con continuità perché progetti come SNAP non si compiono, come abbiamo detto, in

un breve periodo di tempo».