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Il cervello dei giovani e l'esposizione ai danni dell'alcol

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“IL CERVELLO DEI GIOVANI È MOLTO PIÙ ESPOSTO AI DANNI DELL’ALCOL!”. CHI LO HA DETTO? L’ICONA DEL PICCOLO SCHERMO CON IL SUO “QUARK”, IL GIORNALISTA E SCRITTORE PIERO ANGELA NELLA WEB-CHIACCHERATA CON LE “TESTE-DI-ALKOL” SUL VIVERE CONSAPEVOLE


“Il cervello di voi giovani è molto più esposto ai danni che l’alcol può causare!”. Chi lo ha detto? L’icona del piccolo schermo, colui che ha raccontato in tv la storia, la scienza e la tecnica del mondo a grandi e piccini, il giornalista e scrittore Piero Angela, noto divulgatore scientifico con il famoso programma “Quark” in voga dagli anni ‘80, che si unisce all’affollatissima schiera di vip che sostengono la campagna al bere consapevole delle “Teste-di-alkol”, incontrando gli studenti che hanno dato vita all’iniziativa “Bevi con la testa”, attraverso la web-chiacchierata sul bere consapevole.


 “L’alcol notoriamente - spiega Piero Angela - é una sostanza tossica per l’organismo; ma quello che si conosce meno é il fatto che i giovani non riescono a metabolizzarlo e l’alcol rimane in circolo, danneggiando in particolare le cellule cerebrali in maniera permanente. Si comincia a bere in giovane età per emulare gli altri che già lo fanno e per non sentirsi un “diverso” ed essere accettato dal gruppo e questo atteggiamento si rivela una trappola così come per il fumo. A mio figlio Alberto, quando era adolescente e si dovette confrontare con questa realtà, dissi che bere e fumare veniva fatto da alcuni suoi coetanei per non sembrare immaturi ma individui adulti e che invece era perfettamente il contrario: erano loro a essere immaturi nel farlo!”.
Alle tante domande poste dagli studenti fiorentini sul bere e divertirsi consapevolmente si è anche parlato del tipo di campagne d’informazione da usare per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema cosi “forte”: “fra le due scuole di pensiero su come affrontare nella comunicazione il tema dell’abuso di alcol e della sicurezza stradale a mio parere - sottolinea Piero Angela - funzionano più le campagne “violente” che mettono le persone di fronte alla realtà dei fatti piuttosto che la comunicazione che tende a far ragionare ed a dar consigli. Da ex fumatore vi dico che ho smesso di farlo quando visitai un centro negli Stati Uniti che studiava gli effetti del fumo sull’organismo; mi fecero vedere uno studio che dimostrava la differenza di aspettativa di vita fra un fumatore ed un non-fumatore: addirittura otto anni in meno di vita”.

Piero Angela ha più volte ribadito la particolarità del cervello dei giovani che è molto più sensibile all’azione distruttiva dell’alcol: “la capacità della parte nobile della corteccia cerebrale di dominare quella emotiva si completa soltanto attorno ai 20-21 anni; i giovani quindi sono più aperti ai comportamenti emotivi e quindi anche eccessivi. Nelle cabine elettriche c’è il simbolo del teschio con la scritta “chi tocca muore”: usando l’alcol puoi prendere una piccola scossa ma puoi anche rimanere “bruciato” per sempre!”.

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(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it