Il Codacons attacca:«Tutti sanno ma nessuno interviene»
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Esposto alla Procura: «Così i giovani rischiano la vita, necessari controlli più severi su rivendite e ragazzi»
Il Corriere della Sera 27 ottobre 2009
«Tutti sanno ma nessuno interviene, e intanto i giovani romani rischiano ogni giorno la vita». Il Codacons interviene sul caso degli alcolici venduti ai minori in bar e locali della Capitale. E chiede a Procura della Repubblica e Nas di intervenire con controlli più efficaci e severi contro chi continua a vendere alcol ai minori, mettendo centinaia di adolescenti nelle condizioni di rischiare il coma etilico o rimanere feriti in incidenti provocati da giovani alla guida in stato d'ebbrezza.
L'INCHIESTA DEL CORRIERE - «Solo pochi giorni fa - ricorda il Codacons - un'inchiesta del Corriere della Sera ha evidenziato il gravissimo problema del consumo, privo di controlli, di alcool da parte degli adolescenti e in particolar modo la nuova moda, in voga tra i teenager della Capitale, degli shottini a base di superalcolici venduti al solo prezzo di un euro al bicchiere, ad esempio nella zona di Ponte Milvio». Come denunciato da Corriere.it, poi, a fronte di una ordinanza anti-alcol scaduta a fine settembre, il Comune di Roma non ha ancora deciso nuovi provvedimenti limitativi per la vendita e il consumo di bevande alcoliche. Anche se il delegato del sindaco Dino Gasperini sottolinea che il Campidoglio monitora con attenzione l'evolversi della situazione e sarebbe «pronto a decidere nuovi divieti».
MANCANZA DI CONTROLLI - Nel frattempo «è una movida a cielo aperto», dice Carlo Rienzi, presidente dell'associazione a difesa dei consumatori, aggravata dal fatto che calici e bottiglie take-away vengono fatti circolare «in violazione e spregio di tutte le direttive e normative vigenti». Di più: il tutto avviene «senza assistere al benché minimo controllo da parte delle pubbliche autorità».
Assurdo poi, conclude il Cosdacons, «che ci si lamenti se i giovani vanno a schiantarsi in automobile o in preda agli effetti dell'alcol uccidono qualche pedone».
INTERVENGA LA MAGISTRATURA - Per tutti questi motivi il Codacons ha presentato «un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e ai Nas della Capitale, in cui si chiede di predisporre tutti i controlli necessari ad accertare il rispetto dei limiti e dei divieti e il rispetto di quanto disposto dalla legge vigente». Rienzi sottolinea infine la necessità di verificare «l'eventuale sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti a carico di tutti i locali che a Roma continuino a vendere alcolici ai minori a ogni ora del giorno e della notte».