Il Codacons contro l'eccessiva pubblicità del poker online
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A chi avesse comprato il Corriere della Sera di Lunedì sicuramente sarà caduto l'occhio sulla pubblicità di PartyPoker. Dico siuramente perchè in ben 27 pagine c'è un'inserzione del sito di poker online.
Una pubblicià eccesiva che ha scatenato le lamentele dei lettori con conseguenti scuse del giornale.
La vicenda però non si conclusa qui. E' intervenuto infatti il Codacons ovvero il coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, facendo ricorso ricorso all'Antitrust contro il Corriere della Sera e la società della pubblicità in questione per il reato di "istigazione al gioco d'azzardo". Secondo il Codacons infatti nelle pagine incriminate il poker viene considerato non più gioco d'azzardo ma fenomeno di intrattenimento.
Attraverso frasi del tipo "Diventa il Giocatore più famoso di Los Angeles" o ancora "Lo sapevi che ... il poker fa bene al cervello?" si invogliano i lettori a giocare "omettendo di indicare, e segnalare adeguatamente, tutte le componenti di rischio di dipendenza, scientificamente comprovate e conseguenza del gioco stesso" come affermato dal presidente del Codacons Carlo Rienzi.
"Inoltre -aggiunge Rienzi- è anche responsabilità del Corriere della Sera controllare adeguatamente le inserzioni che compaiono sul proprio quotidiano".
Una questione questa che fa da precedente in un settore come quello pubblicitario che sempre più spesso vede comparire loghi di aziende di giochi e che è al tempo stesso un avvertimento per giornali e siti di poker online.