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Il consumo cronico di alcol può ridurre la capacità uditiva

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Il consumo cronico di alcol può ridurre la capacità uditiva

Secondo un nuovo studio tedesco, bere alcol può causare una lieve perdita della capacità uditiva.
Mentre alcuni studi hanno indicato che bere moderatamente può ridurre il rischio di malattie cardiache, l'uso eccessivo di alcol può danneggiare il fegato e il cervello ed aumentare il rischio di essere colpiti da determinate forme di cancro.
L'importanza di questo nuovo studio, se confermato, risiede nel fatto che la perdita della capacità uditiva è causata anche da un moderato consumo di alcol, verificandosi gli effetti dannosi sul nervo uditivo nel lungo termine con un effetto cumulativo dell'alcol bevuto durante tutta la vita.


Elisabeth Stephanie Smith, della clinica di otorinolaringoiatria dell'Università di Ulm, in Germania, coordinatrice della ricerca, è del parere che il consumo di alcool conduca nel lungo termine a danni alla corteccia uditiva centrale del cervello.
I ricercatori, durante la loro ricerca, hanno studiato gli impulsi elettrici nel cervello, mentre reagisce ad un suono, denominati brainstem auditory evoked potentials (BAEPs), che sono una misura della risposta del cervello al suono.


Il BAEPs è stato misurato dai ricercatori su 38 uomini: 19 erano pazienti colpiti da tumore al collo e alla testa che erano forti bevitori e 19 erano pazienti ricoverati per subire interventi di chirurgia plastica e che erano bevitori moderati.
Agli uomini è stato chiesto di rispondere ad un questionario. Con alcune domande si chiedeva ai pazienti quanto avesser bevuto e fumato nella loro vita. Gli uomini sono inoltre stati sottoposti a tests dell'udito e del sangue per poi essere sottoposti alla misurazione del BAEPs.
I ricercatori hanno osservato che, in media, il cervello degli uomini impiegava tra i 2 e i 4 millisecondi più del normale per processare i suoni, per tutti i 38 uomini.


Kathleen C. M. Campbell, director of audiology research presso la Southern Illinois University, commenta la ricerca tedesca dicendo che non è chiaro in quali problemi di udito possa tradursi questo dato. È probabile che il difetto possa causare una difficoltà a capire esattamente persone che stanno parlando rapidamente, oppure problemi a distinguere una voce o un suono da un altro in una situazione in cui c'è molto rumore di fondo.


Secondo la Smith, il difetto nella neurotrasmissione nel cervello degli impulsi provenienti dall'apparato uditivo, causati dal consumo cronico di alcool, può essere spiegato con la perdita di materia bianca nel cervello e la perdita di neurotrasmettitori.
Il fatto più importante è però che il danno ai neurotrasmettitori, e la conseguente perdita di capacità uditiva, riguardano allo stesso modo i bevitori moderati e i forti bevitori, per cui anche una quantità di alcol socialmente accettata.


La Smith precisa che questo tipo di perdita della capacità uditiva può anche derivare dall'esposizione a solventi chimici come il toluolo e il benzene e a malattie come la sclerosi multipla o tumori cerebrali.
Secondo Jeffrey Harris, professore di otorinolaringoiatria all'University of California, di San Diego, si tratta di un'ulteriore conferma del fatto che l'alcool è tossico per il sistema nervoso centrale.


L'unico dubbio, aggiunge però Harris, risiede nel fatto che i soggetti presi come campione per la ricerca erano pazienti con tumori al collo e alla testa, e ciò potrebbe falsare i risultati dello studio potendo i trattamenti con radioterapia e chemioterapia provocare cambiamenti irreversibili al BAEPs. In ogni caso è già noto il forte effetto del consumo a lungo termine dell'alcol sull'equilibrio. Il BAEPs potrebbe dunque avere una simile sensibilità all'alcool, anche se è un altra parte del cervello ad essere coinvolta.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)