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Il consumo di alcol tra giovani e giovanissimi sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante

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Il consumo di alcol tra giovani e giovanissimi sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante.

Ai rischi sanitari si aggiungono quelli psico-sociali, come aggressività e violenza.

Sono più di 8,5 milioni gli italiani a rischio per il consumo di alcol, e di questi 1,3 milioni sono giovani. La “Relazione sullo stato sanitario del Paese 2011”, presentata l'11 dicembre a Roma, indica che oltre un milione di giovani corre rischi collegati al consumo fuori pasto o al “binge drinking” (assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve). Circa 390.000 minori non rispettano poi la prescrizione di totale astensione dal consumo alcolico.
La maggior parte del consumo a rischio si concentra nel Nord Italia, e nella popolazione maschile dell'Italia nord-orientale si riscontrano i valori massimi nazionali per consumi fuori pasto, “binge drinking” e il complesso dei consumi a rischio ?Secondo i dati, nel 2010 il “binge drinking” ha coinvolto il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne. Preoccupa la fascia d’età, soprattutto tra le ragazze: tra i 14 e i 17 anni, infatti, questo tipo di consumo sale al 14,6%, attestandosi tra i 18 e i 24 anni al 9,7% (Famiglia Cristiana.it, 4 maggio 2012).

Per cercare di arginare il consumo di alcol tra i giovani, il Ministero della Salute Renato Balduzzi ha ideato un'app gratuita per smartphone, chiamata “Adrenalina pura” e articolata in tre sezioni che permettono di calcolare indicativamente il tasso alcolemico incrociando i propri dati su sesso e corporatura con le dosi di alcolici assunte. Il progetto digitale ha già avuto 14.000 download
Per il Ministero della Salute, la situazione è “preoccupante”, soprattutto considerando che l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda la totale astensione dal consumo di alcool al di sotto dei 16 anni e i risultati della ricerca scientifica indicano che chi inizia a bere prima dei 16 anni ha un rischio quattro volte maggiore di sviluppare in età adulta una dipendenza dall'alcol rispetto a chi inizia non prima dei 21 anni.
Oltre alle implicazioni sanitarie vanno poi considerate quelle psico-sociali, come assenze a scuola, riduzione delle prestazioni di studio, aggressività e violenza. Il pericolo maggiore sono ovviamente condizioni patologiche estreme come l'intossicazione acuta alcolica o l'alcoldipendenza. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, su cinque casi di intossicazione acuta alcolica che giungono al Pronto soccorso uno riguarda ragazzi minori di 14 anni.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)