Il falso problema
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Ai Mondiali c'è birra a fiumi, ma i tifosi non sono aggressivi. Bisogna vietare l'alcol negli stadi per prevenire la violenza?
Ticinonline 27 aprile 2009
Berna - Dicono: bisogna vietare la vendita di bevande alcoliche per prevenire la violenza dei tifosi negli stadi. Ma davvero? E allora perché ai Mondiali, dove nella birra rischiano addirittura di affogare, i tifosi non sono affatto violenti? È davvero l'alcol il problema?Dicono: il tifoso che segue la Nazionale non è lo stesso che segue la sua squadra di club. Ma davvero? E allora, il tifoso che segue la Nazionale ai Mondiali, dove diavolo se ne sta rintanato durante il campionato nazionale? Se ne sta nascosto per tutta la stagione, evita di seguire le partite della propria squadra di club ed esce allo scoperto solo per due settimane all'anno?Qui a Berna, come succede a tutti i Mondiali, la birra scorre a fiumi. Eppure gli incidenti tra le opposte tifoserie, come si dice in gergo, sono rarissimi. I tifosi delle varie nazioni si ignorano, ma spesso fraternizzano: festeggiano assieme. A base di birra. Gli svedesi con i finlandesi, gli svizzeri con i tedeschi. E allora? Allora l'alcol è solo un falso problema. Più dell'alcol (della birra, in questo caso) conta l'atteggiamento con cui il tifoso parte da casa sua. Quello che importa è se parte da casa per andare a una festa (quale è, o dovrebbe essere, ogni partita, in questo caso di hockey) o per andare a una guerra, verbale o fisica. Il problema, come quasi sempre, è di testa. Se poi fosse vero, e sarà vero, che i tifosi violenti delle squadre di club sono pochi, e sono sempre gli stessi, e non seguono la loro Nazionale ai Mondiali, allora la domanda è: possibile che non si riesca a metterli alla porta in modo da restituire l'hockey,e il calcio, e tutto lo sport al tifoso in festa?La risposta è semplice: potere e volere sono due cose molto differenti. In ogni caso: anche qui a Berna, come in tutti i Mondiali, la birra sembra essere, più che uno stimolo all'aggressività, il più importante collante del popolo multicolore e multietnico, addirittura carnevalesco dell'hockey .Ora non è il caso di stare a fare classifiche su chi beve di più. Dei tedeschi si sa, e anche degli svizzeri. E degli austriaci. Svedesi, norvegesi e finlandesi? Non parliamone nemmeno. Americani e canadesi e russi (e bielorussi) e slovacchi e ungheresi, e francesi: si difendono strenuamente, malgrado la palese inferiorità numerica. Tutti fanno del loro meglio, ma i più forti nel settore sembrano, a occhio, i lettoni. Alcuni sono arrivati in Svizzera facendosi più di duemila chilometri in camper, o anche solo in auto. Che tempra. Forse loro hanno capito prima e più degli altri che la birra aiuta a festeggiare, sì, ma ha anche notevoli effetti anestetici: ti aiuta a sopportare il dolore causato da un'eventuale sconfitta della tua squadra.