338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Il fumo danneggia gravemente il cervello: i dati di uno studio britannico

cufrad news alcologia alcol alcolismo il fumo danneggia gravemente il cervello: i dati di uno studio britannico


Il fumo fa marcire il cervello? Lo dice la ricerca


Uno studio britannico ribadisce: il fumo fa marcire il cervello. Che il fumo faccia male, lo hanno dimostrato molti studi scientifici. Chi conduce uno stile di vita a rischio, lasciandosi tentare dalle sigarette, però, non metterebbe solo a rischio il cuore e il sistema circolatorio, non solo si potrebbe esporre maggiormente al rischio di tumore, ma addirittura contribuirebbe a compromettere le funzionalità del cervello, che marcirebbe letteralmente, danneggiando le capacità mnemoniche, di apprendimento e di ragionamento del prezioso organo.


La ricerca sui danni al cervello causati dal fumo è stata sviluppata dagli studiosi del King's College di Londra che, dopo aver seguito per otto anni 8.800 persone con più di 50 anni. Nello studio pubblicato su Age and Ageing, i ricercatori hanno dimostrato che il vizio del fumo fa marcire il cervello e danneggia memoria, apprendimento e ragionamento più di quanto facciano pressione alta e sovrappeso.


Lo scopo iniziale dei ricercatori era studiare il legame tra lo stato di benessere del cervello e la probabilità di avere un infarto o un ictus. Lo stato di salute dei partecipanti all'esperimento è stata valutato dettagliatamente e gli stessi hanno fornito informazioni sul proprio stile di vita prima di essere sottoposti a test per la valutazione delle capacità cerebrali.


Le analisi, che sono state ripetute 4 e 8 anni dopo i primi test, hanno dimostrato non solo l'esistenza del legame tra ictus o infarto e declino cognitivo, ma anche tra il vizio del fumo e minori punteggi nei test. In poche parole il rischio di subire un attacco di cuore o un ictus è significativamente associato al livello di declino cognitivo, e che tra il fumo e punteggi più bassi nei test risulta un'associazione coerente.


"Il declino cognitivo è sempre più comune con l'aumentare dell'invecchiamento, e per un numero sempre crescente di persone interferisce con il benessere quotidiano. Abbiamo identificato un certo numero di fattori di rischio che possono essere associati al declino cerebrale accelerato, ognuno dei quali può essere modificato - spiega Alex Dregan, primo autore della ricerca - Abbiamo bisogno di rendere le persone consapevoli della necessità di apportare alcuni cambiamenti allo stile di vita per evitare la perdita delle capacità mentali".


Uno stile di vita sano presume un'alimentazione quanto più possibile equilibrata, mantenere il peso forma facendo esercizio fisico regolare, controllare la pressione sanguigna, il colesterolo e dire addio a tabacco e sigarette.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)