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Il gioco d'azzardo può diventare patologico già a tredici anni

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Nell'età scolastica i ragazzini si dedicano soprattutto a videopoker e gratta e vinci e per tentare la fortuna non esitano a chiedere i soldi in prestito ai compagni di banco. Lo rivela un'indagine del Codici, secondo cui inoltre è proprio la crisi economica a motivare il 45% dei giocatori adulti. Un fenomeno che rischia di diventare esplosivo, se anche Lottomatica ha deciso di correre ai ripari.
Cresce la disponibilità di giochi d'azzardo, e non risparmia neppure i minori: lo rileva il Codici, il Centro per i diritti del cittadino, che sottolinea come oggi si giochi nonostante la crisi, anzi, proprio questa nel 45% dei casi spinge a cercare fortuna e a sfidare la sorte. Ma a preoccupare maggiormente sono i ragazzi: si abbassa sempre di più l'età dei giocatori.
LA RICERCA - Alle scuole medie si gioca prevalentemente al gratta e vinci e al videopoker, considerati dal 56% dei ragazzi intervistati giochi innocenti. In realtà di euro in euro, il 32% di questi ha dichiarato di spendere anche 25-30 euro a settimana e, a quell'età, queste sono cifre da non sottovalutare. Anche tra i giovanissimi si afferma l'abitudine di chiedere, in genere al compagno di classe, soldi in prestito per acquistare un "grattino".
LA PATOLOGIA - Per questi ragazzi non è assolutamente da escludere il rischio di sviluppare in futuro problemi con l'azzardo. Infine, il 15% dei ragazzi intervistati gioca per noia, il 25% per sfidare la sorte, il 30% per avere qualche soldo in più il fine settimana, il 22% per divertimento, la restante percentuale non ha saputo fornire una motivazione, questo perché il comportamento a rischio è entrato a far parte delle cosiddette condotte automatiche per cui si agisce d'impulso.