Il guidatore designato fa breccia tra i giovani: i dati della campagna ACI e Diageo
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La pratica del guidatore designato, già molto in voga nei Paesi del nord Europa, comincia a far breccia anche tra i giovani
italiani. È la notizia più importante emersa dai risultati della campagna di sensibilizzazione "Divertiti Responsabilmente"
sui temi dell'alcol e della sicurezza stradale illustrati da Aci e Diageo, leader mondiale delle bevande alcoliche premium.
Patrocinata dal Ministero della Gioventù, la scorsa estate la campagna ha raggiunto oltre 4.000 giovani nei pub e nelle
discoteche di alcune tra le più famose località di divertimento della Penisola coinvolgendo 180 sedi Aci in 8 regioni e 13
province.
Sono stati distribuiti gratuitamente più di 9.000 alcol test e sono stati individuati 1.050 guidatori designati che per una
sera hanno deciso di non bere alcol per portare a casa gli amici con la propria auto in piena sicurezza. L'efficacia della
campagna (evoluzione delle quattro precedenti edizioni) è stata misurata con una ricerca di GFK Eurisko su un campione di
ragazzi tra i 18 e i 34 anni e il 37% dei giovani ha introdotto regolarmente la pratica del guidatore designato tra le
proprie abitudini. Il 93% degli intervistati riconosce che tale soluzione sia la più efficace per evitare i rischi derivanti
dalla guida in stato di ebbrezza, il 91% chiede nuovi sforzi di sensibilizzazione da parte delle istituzioni e l'82% auspica
maggiori controlli sulle strade.
"Gli effetti positivi dell'azione di sensibilizzazione per contrastare la guida sotto l'effetto di sostanza alcoliche
cominciano a farsi vedere - ha commentato il Presidente dell'Aci, Enrico Gelpi -. I giovani dimostrano maggiore attenzione e
sono sempre più consapevoli delle conseguenze che derivano da comportamenti e stili di guida non adeguati. Dobbiamo
intensificare questa azione e rafforzare l'educazione dei conducenti con un percorso di formazione continua. Dobbiamo
diffondere il concetto in base al quale chi guida non beve". "Il Governo che ho rappresentato in due anni di lavoro sul nuovo
codice della strada - ha spiegato a sua volta il Sottosegretario di Stato a Infrastrutture e Trasporti, Bartolomeo Giachino -
vuole dare un messaggio a tutti i ragazzi e ragazze: la sicurezza prima di tutto, l'ebbrezza la dà una vita da vivere e non
la velocità del momento".