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Il ruolo delle neuroimmagini nello studio delle dipendenze, pubblicato nuovo manuale

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Il ruolo delle neuroimmagini nello studio delle dipendenze, pubblicato nuovo manuale

Fonte: Staff Dronet


Titolo originale e autori: Serpelloni G., Alessandrini F., Zoccatelli G., Rimondo C. (a cura di), Neuroscienze delle dipendenze: il Neuroimaging, Novembre 2012.-


"Neuroscienze delle dipendenze: il Neuroimaging" è il nuovo manuale scientifico che è stato presentato ieri, in seno al congresso internazionale di neuroscienze che si è svolto presso il Palazzo della Gran Guardia a Verona. Il manuale, destinato principalmente agli operatori dei Dipartimenti delle Dipendenze, riporta una rassegna dei principali e più recenti articoli disponibili in letteratura che descrivono le alterazioni strutturali e funzionali del cervello in relazione all'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope. Inoltre, sono state esaminate anche le alterazioni cerebrali riscontrate in soggetti affetti da dipendenza comportamentale (cibo, Internet), forme di dipendenza che presentano alcuni tratti caratteristici in comune con la dipendenza da sostanze stupefacenti.
Il manuale si articola in quattro parti, la prima introduttiva chiarisce il ruolo delle neuroimmagini nello studio delle dipendenze, la seconda descrive gli effetti delle sostanze sul cervello evidenziando i danni cerebrali rilevati a seconda della fascia d'età in cui il consumo della sostanza è avvenuto (esposizione prenatale, adolescenza, età adulta), la terza descrive altre possibili applicazioni delle neuroimmagini ad esempio per valutare gli effetti neurobiologici degli interventi terapeutici, ed infine il manuale si conclude con una raccolta degli abstract delle relazioni presentate nel corso del congresso internazionale. Gli studi considerati evidenziano i gravi danni conseguenti all'assunzione di sostanze, specie in adolescenza, proporzionali alla durata e alla frequenza dell'uso. I risultati emersi, inoltre, possono rappresentare uno strumento per una migliore comprensione delle dipendenze che gli operatori possono utilizzare per un adeguato supporto clinico e riabilitativo delle persone tossicodipendenti e delle loro famiglie.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)