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Il sindaco Renzi con chioschi e trippai: "Disobbedienza civile"

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Dal 29 non potranno vendere alcol sul suolo pubblico
di Gaia Rau
«Guerra all´alcol? Farò disobbedienza civile contro una burocrazia europea miope». Ai microfoni di Controradio il sindaco Matteo Renzi si schiera così dalla parte dei trippai e dei banchi che somministrano bevande alcoliche nei mercati o in occasione di partite e concerti. Con la legge introdotta a giugno per recepire la direttiva europea sulla riduzione del consumo di alcol, a partire da mercoledì 29 luglio tutti i chioschi piazzati su suolo pubblico non potranno più vendere birra o anche un solo bicchiere di vino. Un colpo basso per centinaia di imprese che lavorano sul suolo pubblico. Centinaia di chioschi e di banchi che sono ormai in allarme.
Quella del sindaco Renzi è una dichiarazione di guerra contro la «burocrazia europea». Ma è anche la minaccia di una disobbedienza che trasforma la battaglia di una categoria in una rivendicazione della città: se le regole non saranno rimesse a posto, dice il sindaco, Firenze continuerà comunque a garantire la vendita del bicchiere di vino o della birra. Perché «la battaglia contro l´abuso dell´alcol non si combatte sopprimendo la tradizione e le aziende», dicono a Palazzo Vecchio.
Una disobbedienza minacciata che forse potrebbe però rimanere tale, perché la politica e l´amministrazione sono già in moto. Alla caccia della soluzione: «Stiamo studiando con i nostri legali la soluzione più favorevole per gli ambulanti», dice il vicesindaco con delega all´economia Dario Nardella. «Non è facile perché in questa materia si sovrappongono testi e fonti diverse, ma una soluzione la troveremo», aggiunge Nardella dopo aver incontrato la categoria.
La commissione sviluppo economico di Palazzo Vecchio, capitanata dal Pd Enrico Bertini, una soluzione già l´ipotizza: equiparare i chioschi come pubblici esercizi su suolo pubblico. «Si tratta di ambulanti che hanno un posto fisso e si configurano di fatto come pubblici esercizi autorizzati a somministrate bevande alcoliche», spiega Bertini annunciando già una mozione per il prossimo consiglio comunale.