Il verdetto dei 189: la dieta mediterranea è la migliore per il cuore
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Una ricerca canadese analizza più di cinquant'anni di studi alimentari per cercare la dieta più efficace.
Perentori gli autori: " Solo la dieta mediterranea ha dimostrato di essere un regime alimentare efficace contro i disturbi coronarici, sia negli studi prospettici, sia nei trial di controllo".
Cinquantasette anni di lavoro, 146 studi prospettici (quelli cioè che indagano sul lungo periodo), 43 trial di controllo (dove i volontari seguono una dieta determinata per un certo periodo di tempo) e tutto dice la stessa cosa: la dieta mediterranea è la migliore per proteggere il cuore.
A tale fine, sono utili anche vegetali e noci, mentre i cibi troppo grassi sono dannosi.
A sancirlo una ricerca, pubblicata su Archives of Internal Medicine ed opera di un gruppo di studiosi canadesi.
Gli scienziati hanno esaminato più di mezzo secolo d'analisi alimentari (dal 1950 al 2007) condotti in vari Stati, con diversa collocazione geografica e, mettendo assieme i risultati, hanno incoronato il modo di nutrirsi tipico dell'Europa Meridionale. Afferma infatti Andrew Mente, uno degli autori della ricerca: "Ci sono forti evidenze che il consumo di vegetali e noci possa proteggere da rischi cardiovascolari, ma solo la dieta mediterranea ha dimostrato di essere un regime alimentare efficace contro i disturbi coronarici, sia negli studi prospettici, sia nei trial di controllo".
Secondo i ricercatori canadesi, fondamentali per la difesa del sistema cardiocircolatorio sono pesce, omega-3, folati (di cui sono ricchi i ceci), frutta, alcol (in modiche quantità), fibre, cereali, vitamine E e C, beta carotene: tutte sostanze contenute negli alimenti cardine della dieta mediterranea.
Lo studio ha anche indagato sulle possibile esistenza di alimenti dannosi; a questo proposito, Mente spiega: "La nostra ricerca suggerisce l'esistenza di una relazione tra la salute del cuore e una specifica dieta, mentre non evidenzia un collegamento forte tra rischi cardiovascolari e il consumo di singolinutrienti".
Matteo Clerici