Il viaggio dell’alcol nel nostro corpo
Dipendenze da scongiurare: il viaggio dell’alcol nel nostro corpo
EMANUELE SCAFATO
Presidente SIA – Società Italiana di Alcologia SIA Direttore Osservatorio Nazionale ALCOL e Centro OMS per la Ricerca e la Promozione della Salute sull’alcol, Istituto Superiore di Sanità
L’ALCOL È NOCIVO PER LO SVILUPPO CELEBRALE SINO AI 25 ANNI AL DI SOTTO DEI 16 ANNI L’ORGANISMO NON È MATURO PER SMALTIRE L’ALCOL
Che significato ha l’alcol per i ragazzi? L’alcol è una sostanza tossica, psicoattiva, cancerogena, calorica e può provocare dipendenza; Molti ragazzi lo utilizzano per “sciogliersi”, sentirsi meno timidi, più coraggiosi o per rendere più lievi le difficoltà, sensazioni effimere e che presentano il conto immediatamente alla vostra salute. La tendenza oggi è quella di bere proprio con l’idea di ubriacarsi? Per quanto riguarda le modalità di assunzione delle bevande alcoliche è ormai dilagata la tendenza del “bere per ubriacarsi”, anche tra i giovani italiani si è consolidata da anni il binge drinking, cioè l’abitudine a consumare quantità eccessive di alcol superiori a 6 bicchieri in una sola occasione “inondando” un organismo che non è in grado di metabolizzare l’alcol. Ci spiega che viaggio fa l’alcol all’interno del nostro organismo? Il viaggio dell’alcol attraverso l’organismo comincia dallo stomaco, dove è assorbito lentamente e continua nell’intestino. L’alcol è una piccola molecola idrosolubile ma attratta dai grassi presenti nelle cellule; la maggior parte dei tessuti dell’organismo, tra cui il cuore, il cervello, i muscoli, è esposta alle stesse concentrazioni presenti nel sangue e di qui il danno generalizzato. Studi scientifici hanno dimostrato che esiste una correlazione
tra alcol e tumori? Esiste il rischio di sviluppare almeno otto forme di cancro: della cavità orale, della faringe, della laringe, dell’esofago, del colon-retto, del pancreas, del fegato e soprattutto del seno. Le donne, ancora una volta, sono le più vulnerabili. L’alcol è attirato dalle zone adipose del seno e sollecita i recettori per gli estrogeni determinando una stimolazione alla replicazione cellulare; allo stesso tempo danneggia, come in tutti casi di cancro indotto dal consumo anche moderato di alcol, il DNA nelle cellule ostacolandone contemporaneamente la capacità naturale di riparazione del danno. Ciò provoca lesioni, più frequentemente noduli che inizialmente benigni possono, in conseguenza dell’abitudine
di esporre l’organismo a costanti esposizioni all’alcol, hanno una probabilità estrema di trasformarsi in tumori maligni. Superata la quantità di 10 grammi di alcol contenuta in qualunque tipo di bevanda alcolica aumenta del 7 % il rischio di cancro alla mammella che è del 27 % se il tessuto mammario ha attivi recettori specifici per gli estrogeni; superati i 3 bicchieri il rischia sale a oltre il 50 %.Ciò sottolinea l’estrema cautela e precauzione da adottare per le donne nell’assunzione di bevande alcoliche in particolare tra le ragazze per le quali è nota l’elevata e crescente incidenza
di noduli mammari in virtù delle abitudini precoci al consumo di alcol. Alcol ed energy drink. Quanto è rischioso mescolarli? I giovanissimi seguono ritualità legate all’uso di tutte le bevande alcoliche; iniziano col bere gli alcopops, i breezer (bibite alcoliche appositamente sviluppate dalle industrie per attrarre i teenager ed iniziarli all’alcol) per passare alle birre, al vino, ai cocktail superalcolici a base di rum, gin, vodka prefissandosi il binge-drinking, il bere per “sballare” al sabato sera. Mescolato con gli energy drink si può avere la sensazione erronea e pericolosissima di maggiore vigilanza.
DANNI AL FEGATO
Il fegato è l’organo deputato alla trasformazione dell’alcol e per questo il suo organo bersaglio principale. La concentrazione di alcol nel sangue dipende da diversi fattori: sesso, mole dell’individuo, fase del ciclo mestruale (è maggiore durante la fase premestruale e l’ovulazione), tipo di bevanda, precedenti bevute, contemporanea assunzione di cibo o di farmaci che ne aumentano l’assorbimento. Assunto a stomaco vuoto, l’alcol raggiunge entro pochi minuti il fegato
e nel sangue si registra una concentrazione massima entro un’ora. Il fegato smaltisce non più di 6 grammi di alcol in
un’ora (meno di mezzo bicchiere di vino, ad esempio) per cui tutto l’alcol che nei 60 minuti eccede la “soglia” di smaltimento circola immodificato nell’organismo determinando danni anche irreversibili che sono maggiori in funzione di quantità crescenti soprattutto per donne, minori e anziani che sono più vulnerabili all’alcol.
LE RAGAZZE SEMBREREBBERO ESSERE PIÙ VULNERABILI
E’ nota la minore resistenza all’alcol da parte delle donne dovuta a un ridotto volume del sistema circolatorio femminile e a bassi livelli di alcol deidrogenasi, l’enzima che metabolizza l’alcol prima che questo sia assorbito. Nella donna la quantità di alcol metabolizzabile è generalmente la metà di quella di un uomo, motivo per cui l’alcol immesso nel sangue, a parità di consumo, è nettamente superiore nel sesso femminile. Il processo di smaltimento varia anche in base al peso della ragazza.
DANNI AL CERVELLO
L’alcol è una sostanza ‘lipofila’, cioè è attratto dal grasso. Poiché le membrane cellulari sono fatte quasi interamente
di grassi quando l’alcol arriva nel cervello esercita un azione “detergente, sciogliendo i fosfolipidi di membrana e determinando le morte dei neuroni e, ciò che è peggio, le staminali neurali, concentrate nell’ippocampo. La maturazione del cervello avviene tra i 12 e i 25 anni; il sistema di metabolismo dell’alcol si matura intorno ai 21 anni. Tutto l’alcol ingerito nella “finestra” di massima vulnerabilità cerebrale all’uso di alcol è direttamente tossico per i neuroni. L’alcol, qualunque quantità sia assunta, circola immodificato nel sangue, raggiunge il cervello che è in evoluzione e si porta via i fosflipidi di membrana determinando la morte cellulare di neuroni. Quando un ragazzo beve per ubriacarsi la situazione è ancora più pregiudiziale. Al di là del danno diretto l’alcol interferisce con la normale maturazione in senso razionale del cervello impedendo le connessioni con la corteccia prefrontale deputata al controllo e alla pianificazione, al giudizio e favorisce il mantenimento delle connessioni con la parte emotiva, laterale del cervello. Alcune strutture cerebrali sono più vulnerabili ad esempio l’ippocampo, la nostra centralina che permette l’orientamento viso spaziale e di memoria. Si perde la memoria e la capacità di orientarsi in una proporzione variabile e non inferiore al 10-20%.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.corriereuniv.it/cms/2017/06/dipendenze-da-scongiurare-il-viaggio-dellalcol-nel-nostro-corpo/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)