Immigrati, c'è anche lo spettro dell'alcolismo
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Montebelluna - Per gli immigrati, lo spettro dell'alcolismo. Il 17% dei soggetti con problemi legati all'alcol presi in carico dall'Usl 8 di Asolo è extracomunitario. Nel 2008, infatti, su 266 nuovi casi di persone con problemi di alcolismo 80 non erano italiane. E se si considera che, molto probabilmente, la percezione dell'alcolismo come malattia può essere, proprio fra gli immigrati, minore, si coglie chiaramente l'incidenza del problema su tale fascia della popolazione. E' quindi estremamente preoccupante, per lo meno su tale fronte, il quadro che emerge da una serie di statistiche redatte, in relazione al tema immigrazione, dall'azienda di Asolo. Una situazione di fronte alla quale sono stati avviati interventi specifici. In particolare, si tratta di incontri di formazione rivolti agli operatori socio-sanitari che si interfacciano con gli immigrati e puntano alla sensibilizzazione e informazione sulla normativa italiana sulla guida in stato di ebbrezza, sugli effetti dell'alcol e sull'orientamento ai servizi per quelle persone che già presentano problemi di abuso. Più rosea invece la situazione tra le tossicodipendenze dove su 589 nuovi casi presi in carico dall'usl 8 nel 2008 solo il 6% è rappresentato da stranieri.
Intanto, non mancano altri interventi di sostegno agli immigrati. In particolare, è stato attivato anche un progetto di prima accoglienza dei studenti appena giunti in Italia. Mediamente questo servizio viene offerto a circa 450 studenti ogni anno. Un altro progetto punta al sostegno precoce di preadolescenti ed adolescenti stranieri che presentano disagi legati al distacco dalla terra di origine: nel 2008, ha coinvolto circa 70 ragazzi. Infine, da circa un anno e mezzo è attivo ad Asolo un ambulatorio, quello di un etnopsicologo, per i minori che si trasferiscono dalla terra d'origine all'Italia.