Imola: i dati di una ricerca su alimentazione, attività fisica e alcol
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L'ELABORAZIONE dei dati di ‘Passi' raccolti in provincia tra il 2005 e il 2007, fornisce un quadro sostanzialmente stabile degli stili di vita dei cittadini, che complessivamente percepiscono come buono o molto buono il proprio stato di salute (65%), anche se con un trend in lieve peggioramento.
Attività fisica
«Oltre il 21% del campione è completamente sedentario e il 44% svolge un'attività fisica inferiore a quanto raccomandato, cioè 30 minuti di attività moderata per 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per almeno 20 minuti 3 giorni alla settimana», spiega Ivana Stefanelli, medico e coordinatore del progetto per Imola.
Peso, alimentazione e colesterolo
«Particolarmente preoccupante è l'eccesso di peso, che risulta nel 44% della popolazione adulta - continua Stefanelli -. In dettaglio, il 32% è sovrappeso, il 12 è obeso. Il 5% è sottopeso». Sono il 13% coloro che riferiscono adeguati consumi di frutta e verdura (almeno 5 porzioni giornaliere) e solo un po' meno della metà degli intervistati risulta non avere problemi sanitari collegati all'alimentazione. L'83% riferisce di essersi misurato almeno una volta il colesterolo. Di questo 83%, il 26 ha avuto una diagnosi di ipercolesterolemia. Oltre i 50 anni si sale al 66%, con un 21% in trattamento farmacologico».
Fumo di tabacco
«I fumatori abituali rappresentano il 26% degli intervistati, gli ex fumatori il 20% e i non fumatori il 54% - elenca ancora Stefanelli -. L'andamento in provincia è costante, anche se la percentuale dei fumatori maschi tende a calare, mentre aumenta quella di donne e giovani».
Alcol
«I bevitori a rischio sono circa il 19%: soprattutto maschi e giovani (un terzo ha una età compresa tra i 18 e i 24 anni). Tra di essi sono il 6,6% è un forte bevitore. Anche tra i bevitori ‘binge' (che consumano più di 6 unità di bevande alcoliche in un'unica occasione), il 9% degli intervistati, la differenza tra i generi risulta significativa, con una percentuale dei maschi superiore all'80».
Sicurezza stradale
«L'uso dei dispositivi di sicurezza è efficace nel ridurre la gravità delle conseguenze degli incidenti stradali - conclude il medico -. In Emilia-Romagna si registra un buon livello dell'uso del casco e della cintura anteriore (99% per l'uso del casco; 90 per la cintura), mentre solo il 28% utilizza la cintura posteriore. La guida sotto l'effetto dell'alcol, associata a un terzo delle morti sulla strada, riguarda il 16% degli intervistati in provincia. L'abitudine a guidare sotto l'effetto dell'alcol è più frequente negli uomini (22% contro il 6% nelle femmine) e nella fascia di età 35-49 anni».