Impareremo a guidare con il simulatore per auto
Impareremo a guidare con il simulatore per auto
Si usa con un istruttore e "imita" anche le frenate Abs. Se se sbagli perdi punti patente
di PAOLA COPPOLA
ROMA - Ci sono i pedoni e il traffico, i rumori della città e il rombo dei motori. Strade di campagna con la nebbia fitta.
Situazioni di pericolo in cui cavarsela con un piede sul freno e le mani ferme sul volante. Testa lucida e cintura di
sicurezza allacciata. Come dentro un'auto vera, le infrazioni si "pagano" coi punti della patente, ma qui è tutto virtuale.
Solo il conducente è reale, seduto dentro un simulatore per "addestrarsi" a guidare. Somiglia a un videogioco, ai giovani
piace, è uno degli strumenti hi-tech della scuola guida di nuova generazione, che punta a diffondere la cultura della
sicurezza tra i neopatentati, puntando su prevenzione, nuove tecnologie e tanta pratica. Già sperimentati nelle autoscuole di
alcune città, tra cui Roma, Verona, Genova, Bergamo, tra qualche anno i simulatori arriveranno in tutto il territorio
nazionale: venerdì sarà presentata l'iniziativa "Ready2go", il network di autoscuole a marchio Aci, dotate di questo
strumento per formare i conducenti alla guida responsabile e alla mobilità sicura.
Il 30% degli incidenti stradali è provocato da neopatentati, e tra le cause c'è l'uso del cellulare, di alcol e stupefacenti.
"Sono incidenti dovuti a una preparazione alla guida non adeguata - chiarisce Enrico Gelpi, presidente dell'Automobile club
d'Italia. "Oltre alla preparazione teorica, la didattica punta a una maggiore conoscenza del veicolo e delle situazioni di
rischio". Il simulatore - che si usa affiancati da un istruttore e ripropone le distanze reali all'interno di un'autovettura
- permette di correggersi, e stima un punteggio che tiene conto del rispetto del codice della strada. Nella capitale lo
stanno provando da alcuni mesi: "Si impara a guidare in maniera cosciente riproduce l'effetto profondità, allena a
comportarsi correttamente in curva", dice Pasquale De Vita, presidente di Aci Roma.
Non è l'unica novità: nella scuola guida di ultima generazione entrano "nuove ore" di teoria. La formazione tradizionale, nel
"metodo Aci" viene integrata con moduli di educazione e sicurezza stradale e lezioni di "guida sicura" in una strada a
scorrimento veloce come con poca visibilità, "guida difensiva" per prevenire gli incidenti guardando il comportamento degli
altri, e di "guida ecocompatibile" per ridurre consumi e inquinamento acustico. Nell'addestramento reale poi si simulano
situazioni di panne o la frenata Abs (d'emergenza). C'è anche un social network dedicato dove chi prende la patente può
incontrare dei coetanei. Il senso di questa community lo chiarisce Ascanio Rozera, segretario generale Aci: "I giovani devono
apprendere la cultura della sicurezza e diventarne promotori oltre che dissuasori rispetto ai comportamenti scorretti".