Imperia: suicida dopo l'alcol test, e ora si riparla dei limiti
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Fermato ad un posto di blocco dei carabinieri e trovato con un tasso alcolemico nel sangue di 0,7 (il limite è 0,5), un giovane di 22 anni si è ucciso con un colpo di pistola alla testa dopo essere stato rimproverato dal padre ed essere rientrato a casa a piedi, proprio perché il genitore gli aveva consigliato di riflettere sull'accaduto dopo essere intervenuto per ritirare l'auto, rimasta dai carabinieri perché al figlio era stata ritirata la patente. Una volta nella sua stanza il giovane si è sparato. (leggi l'articolo relativo).
Una tragedia, quella che ha avuto come vittima Nadir Gismondi, di Imperia, che ha riaperto la discussione sui limiti di legge previsti per chi guida dopo aver bevuto alcol.
C'è chi sostiene che il test alcometrico sia troppo aleatorio, che le reazioni dipendono molto da elementi soggettivi, da quanto ciascuna persona sia in grado di metabolizzare l'alcol e in quali tempi. La conclusione è che è meglio vietare del tutto di mettersi al volante dopo aver bevuto alcolici, portando a zero il limite di tolleranza.
Sull'altro fronte chi, invece, chiede una maggiore tolleranza, proprio considerando gli stessi elementi di aleatorietà.