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In Italia la dipendenza dalle droghe è una realtà in chiaroscuro

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In Italia la dipendenza dalle droghe è una realtà in “chiaroscuro”

Nei giorni scorsi al Parlamento è stata presentata la relazione sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. I dati forniti sono stati redatti dal Dipartimento per le politiche Antidroga ed è stato lo stesso Ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, a riferire.

Emerge una realtà in chiaroscuro: se da un lato continua la tendenza alla diminuzione dei consumi di droga in generale, questa contrazione nell’ultimo anno ha subito un rallentamento. Non solo: per quanto riguarda il consumo di cannabis si riscontra una lieve tendenza all’aumento tra la popolazione studentesca. I consumi di cocaina e di allucinogeni sono in diminuzione, ma sono tornati a decollare i consumi di stimolanti; dal rapporto emerge inoltre che l’uso di eroina è in via di diminuzione sostanzialmente generalizzata, ma emerge l’inquietante dato che questa sostanza trova una sempre più stabile assunzione da parte degli studenti dell’Italia meridionale e insulare e nella popolazione femminile.

La relazione ha inoltre toccato la realtà dei servizi pubblici (ma anche privati) che si occupano di dipendenze: l’età media di chi si rivolge a queste strutture per la prima volta è passata a 31, 6 anni, con un aumento del periodo di tossicodipendenza “fuori trattamento”. In Italia nel 2011 sono state chiuse 26 strutture socio riabilitative, e sono sempre più in diminuzione i test effettuati dai servizi per le tossicodipendenze (SerT) per le principali patologie infettive correlate all’uso di droga (Aids, epatiti). Inoltre vi è una flessione dei casi di affidamento in prova dei detenuti tossicodipendenti. Quando si parla di dipendenze ormai non si deve più pensare solo all’uso di alcol o droghe: è una realtà consolidata quella della dipendenza dal gioco d’azzardo, che sta sempre più diventando una malattia sociale.

Il Ministro Riccardi auspica un impegno su più fronti per la prevenzione: «Ritengo imprescindibile che siano implementate le attività di formazione e di educazione alla salute attraverso la trasmissione di regole e di stili di vita sani in relazione all’uso di tutte le sostanze stupefacenti, all’abuso alcolico al tabagismo e al consumo di tutti i farmaci non prescritti», ha voluto sottolineare lo stesso Ministro nel commento ai dati raccolti dal Dipartimento per le politiche antidroga.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)