In Italia nel 2007 la droga ha ucciso mille persone. L'alcol 34mila.
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In Italia nel 2007 la droga ha ucciso mille persone. L'alcol 34mila. Le vittime in Friuli nello stesso periodo sono state 1.500 e il 10% dei giovanissimi in provincia di Udine ha già provato gli alcolici; di questi il 20% assume molti bicchieri in poco tempo per ottenere più velocemente l'effetto dello sballo.
Sono solo alcuni dei dati pubblicati da una recente ricerca condotta a livello nazionale dai quali prenderà le mosse il convegno "Alcol, tra disagio e creatività dei giovani in Friuli" in programma venerdì prossimo alle 17.30 a palazzo Belgrado a Udine.
L'appuntamento, organizzato dall'assessorato alle politiche sociali con la collaborazione dei "Club Acat" e dell'associazione "Sul fronte delle idee", è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa. «Gli studi di settore - ha spiegato l'assessore alle politiche sociali Adriano Piuzzi - evidenziano che l'età in cui si inizia ad abusare di alcolici è molto diminuita. Oggi vi sono adolescenti con problemi di abuso di alcol che hanno un'età compresa tra i 12 e i 14 anni. Si è modificata anche la modalità e lo "scopo" dell'assunzione: i giovani bevono per cercare lo sballo, vale a dire una modificazione della modalità di percepire, vivere gli eventi della vita, di relazionarsi con gli altri, al fine di vincere le paure infantili e di uscire da uno stato di apatia di fondo che li contraddistingue».
Per contribuire a combattere questo fenomeno la Provincia ha organizzato il convegno di venerdì. «La Provincia - ha proseguito Piuzzi - in quanto ente di area vasta, deve svolgere il proprio ruolo contribuendo a prevenire e contrastare le situazioni di disagio. Grazie agli interventi dei relatori che operano in questo settore, potremo approfondire alcuni aspetti interessanti sulle cause di questo disagio. Tutta la società è responsabile: molti ragazzi non trovano modelli positivi all'interno della propria famiglia, e non li ritrovano nemmeno nel contesto sociale allargato inteso come paese, borgo o quartiere in cui vivono, come poteva avvenire anni fa. Manca il cosiddetto tessuto sociale, la rete invisibile che forniva una percezione di appartenenza ad un luogo, una comunità, che indirettamente ci conferiva un ruolo, un significato al nostro esistere».
Secondo i dati forniti dal presidente dei club Acat Franco Boschian, in Italia il 21% degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni consuma bevande alcoliche una o più volte all'anno. Fa riflettere anche il confronto tra i dati del 1998 e quelli del 2007. Nel '98 il 12% degli adolescenti consumava bevande alcoliche, il 21% nel 2007. Di questi nel '98 il 10% erano ragazze, nel 2007 il dato è quasi raddoppiato (18%). «Il convegno - ha precisato Piuzzi - sarà la prima di una serie di iniziative indirizzate ai giovani e che coinvolgeranno le scuole e le associazioni sportive».