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In Romania la pena è certa: ubriaco causa un incidente mortale, condannato e incarcerato

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Camposampiero Pena certa? In Romania, di sicuro. Com'è altrettanto sicuro che, se la stessa disavventura gli fosse capitata in Italia, oggi non si troverebbe in carcere. Al centro della vicenda Gheorge Ilie, 33 anni, romeno, dal 2004 residente a Camposampiero dove lavora come operaio e dove e si è costruito una famiglia con una moglie e una figlioletta. Da ieri mattina è in carcere. A casa, in via Giovanni XXIII, tra lo stupore e lo sconcerto suo e della moglie, gli sono arrivati i carabinieri che lo hanno tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Tecuci nel 2006. Ilie, rientrato dall'Italia nel suo Paese per un breve soggiorno, aveva causato un incidente stradale, una persona era deceduta, e lui era stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per omicidio colposo, omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e senza patente.
Un conto che gli è arrivato, qui in Italia, e che ora dovrà pagare. «È un conto salato - afferma il legale di Ilie, Roberto Turolla -. Ma chi sbaglia paga e il mio assistito lo sa. È vero, se fosse capitato qui non si troverebbe in questa situazione. Ora è nella casa circondariale di Padova a disposizione delle autorità. Vedremo il da farsi. La mia volontà è quella di chiedere, da subito, che l'esecuzione della pena possa avvenire in Italia dove già questa persona si è costruita una vita, in maniera onesta e laboriosa. Se non fosse così si rischierebbe di perdere lo stesso fine rieducativo della pena, oltre al rischio, più serio, che tra due anni, di ritorno dal suo Paese, potrebbe trovarsi senza lavoro e senza famiglia».
Stamattina il giudice deciderà l'applicazione delle misure di sicurezza. In questi casi la giurisprudenza è varia: c'è chi sceglie di rispedire al mittente atti e persone, e c'è chi, invece, in virtù del fatto che la Romania ormai fa parte dell'Ue, invoca le convenzioni siglate a Strasburgo. Tra le altre richieste del legale, la sospensione della pena e l'applicazione di misure alternative alla detenzione. Perchè Gheorge Ilie, pur colpevole e senza altri precedenti penali, possa riabbracciare la sua famiglia che ormai è qui, in Italia.