In Russia l'etilometro infallibile è un raggio laser
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L'etilometro infallibile è un raggio laser
Puntato come un autovelox sulle auto in arrivo, rileva se nell'abitacolo ci sono vapori alcolici. Al via i test
MOSCA- I russi, che qualche problemino con chi beve e poi si mette alla guida ce l'hanno, dicono che è l'arma finale contro questo fenomeno.
Si chiama Buton ed è un laser contro l'alcool. Semplice e geniale, sembrerebbe: basta puntarlo contro un'automobile in arrivo e invece della
velocità rileva se nell'abitacolo ci sono vapori alcoolici.
INIZIANO I TEST - I primi esemplari sono già stati sfornati dalla Lazernye Sistemy di San Pietroburgo e alla fine dell'anno le
apparecchiature saranno in dotazione alla polizia stradale e ai vigili di Mosca e San Pietroburgo. Il laser anti-alcoolico può essere
installato sopra le strade e autostrade come i nostri rilevatori del tutor (e in quel caso copre quattro corsie) oppure può essere usato a
mano montato su un treppiedi al lato della strada. Ogni macchina che passa viene verificata. Ogni sostanza, spiegano i tecnici, ha il suo
spettro di assorbimento. Dal segnale di assorbimento del laser, si capisce di cosa si tratti. Se c'è sentore di alcool, la vettura viene
fermata e gli agenti effettuano un normale controllo con l'etilometro.
I DUBBI DEGLI AUTOMOBILISTI - In Russia il problema è ancora più serio che da noi, tanto che nei soli primi nove mesi di quest'anno sono
stati registrati seimila incidenti provocati da conducenti in stato d'ebbrezza; con 1500 morti. La normativa ora prevede tolleranza zero,
come in Italia per i neo-patentati e gli autisti professionali. Il laser, dicono gli agenti, «funziona benissimo e contribuirà a sradicare
questa abitudine». I tecnici, però, confessano che qualche problemino ci sarà. Intanto l'apparecchio non è in grado di distinguere tra
autisti o passeggeri. Chi è che ha bevuto? Inoltre anche una persona «molto profumata» potrà far scattare l'allarme. Problemi minori se i
poliziotti russi fossero «normali». Ma nel paese la corruzione è rampante e tantissimi agenti approfittano di qualsiasi scusa per estorcere
mazzette dalle persone fermate. Il presidente di un sindacato di automobilisti, Viktor Travin è allarmatissimo: «ci saranno problemi a non
finire e tanti poveri guidatori innocenti verranno tartassati». Gli autisti di taxi hanno già messo le mani avanti: «per evitare perdite di
tempo e guai, noi ci rifiuteremo di trasportare passeggeri alticci».
Fabrizio Dragosei
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)