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Incidenti alcol-correlati: i dati di un'indagine nel pordenonese

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Atap-Ass6: incidenti per alcol, 180 vittime l'anno nel Pordenonese


"Troppe volte disatteso il divieto di somministrare bevande alcoliche agli under 16"


PORDENONE - L'abuso di alcol, con le conseguenze che ne possono derivare, è la prima causa di morte nei giovani dai 14 ai 29 anni in tutta Europa.


Più in generale, in Italia muoiono ogni anno 20 mila persone per incidenti alcol correlati, in Friuli Venezia Giulia 900, in provincia di Pordenone 180. Sono questi alcuni dei dati più significativi emersi dalla conferenza promossa dall'Ass n. 6 del Friuli Occidentale a coronamento di un ciclo di incontri di formazione su alcol e sicurezza svolti all'interno dell'Atap, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico locale nella provincia di Pordenone.


Sei, per la precisione, i momenti di approfondimento, curati dal responsabile del servizio alcologia dell'azienda sanitaria pordenonese, Paolo Cimarosti, e dai medici del lavoro Rosario Albanese e Lanfranco Briseghella, con il coordinamento del responsabile sicurezza dell'Atap, Mario De Nardo. In tutto sono stati coinvolti 140 autisti, il 94 per cento dei quali ha superato il test finale. A tutti è stato consegnato un "regolo" che sintetizza, in base ad alcuni parametri (peso e quantità delle bevande ingerite), il tasso alcolemico nel sangue. "La legge - ha affermato Albanese - vieta di somministrare alcol nei posti di lavoro, ma io consiglio vivamente di non farne uso neppure durante la pausa pranzo o prima di cominciare le proprie mansioni.


E nemmeno in modica quantità. E' infatti dimostrato che un tasso pure dello 0,1 disturba i riflessi e aumenta la tendenza ad agire in modo rischioso. Le ultime direttive consigliano le aziende di non cacciare un dipendente sorpreso con un tasso superiore al consentito, ma di indurlo a frequentare appositi corsi di formazione, pena il licenziamento".Tornando sul fenomeno più a livello generale, Cimarosti ha lanciato un grido d'allarme, che riguarda perlopiù i giovanissimi: "Il divieto di vendere sostanze alcoliche ai minori di 16 anni è spesso disatteso. E non ci sono sufficienti controlli per verificarne il rispetto". Soddisfatto dell'iniziativa si è dichiarato il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini, che ha annunciato che a luglio (il 6) si terrà un nuovo convegno, in questo caso incentrato sui rischi per la salute di uno scorretto utilizzo dell'autobus: in particolare per gli autisti e per gli utenti più anziani.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)