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Incidenti stradali in diminuzione? Scoppia la polemica...

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Incidenti in diminuzione. Scoppia la polemica...


Le cifre ufficiali evidenziano un calo di morti e feriti sulle nostre strade che però risultano imprecise sulla base dei dati raccolti dall'Asaps e dalle altre associazioni per la sicurezza stradale


Le cifre ufficiali relative agli incidenti stradali del 2011, divulgate da Aci e Istat hanno evidenziato una diminuzione della sinistrosità. Nel dettaglio, gli incidenti complessivi hanno avuto un decremento del 3%, i feriti del 3,5% e i decessi del 7,1%. Fin qui i dati ufficiali con la conseguente considerazione che qualcosa si starebbe (il condizionale è d'obbligo e più avanti vedremo perché), evolvendo positivamente in vista anche dall'obiettivo fissato dalla UE che prevede la riduzione del 50% (rispetto al 2010), di morti e feriti sulle strade dal 2011 al 2020.
Qualcosa però non torna e a farlo notare è l'Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale da sempre schierata in prima linea a favore della sicurezza sulle nostre strade.


"Di fronte a questi dati positivi, ma provvisori, poniamo però subito tre legittime domande - Affermano all'Asaps: 1) E' alta la probabilità che questo dato tondo tondo di 3.800 vittime sia poi confermato a novembre 2012 quando saranno resi noti i dati definitivi del 2011? Quando verranno pubblicati i dati rettificati del 2010 alla luce delle almeno 22 vittime non rilevate in 4 province ?
2) Ma questi dati sono da considerare veramente attendibili o sugli stessi si proietta l'ombra dell'approssimazione svelata da Stefano Guarnieri (papà di Lorenzo) quando nell'aprile scorso denunciò che i dati Istat 2010 per diverse province come Firenze, Forlì e poi anche Bergamo, erano da considerarsi assolutamente sottostimati nell'ordine del 15%? Con la sua denuncia l'ing. Guarnieri scatenò una forte reazione nei media e nel mondo delle vittime della strada, ottenendo istituzionali rassicurazioni che però vanno e andranno verificate sul campo.
3) Nel conteggio definitivo degli incidenti e delle vittime della strada del 2011 torneranno ad essere leggibili i (reali) dati della sinistrosità e mortalità legata all'abuso di alcol e droga? Quanto dovremo attendere ancora per capire quanti sono gli "omicidi stradali" alcol/narco correlati e che conto pagano con la giustizia quei conducenti?". (m. r.)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)